L’investitore del piccolo Daniele, il bimbo di 14 mesi morto il 1 febbraio in un incidente in via Cadello a Cagliari, è agli arresti domiciliari.

Nella giornata odierna su disposizione della Procura di Cagliari il Comando di Polizia Locale ha provveduto alla notifica dell’ordinanza della misura cautelare personale degli arresti domiciliari nei confronti dell’uomo, E.P., conducente del motociclo investitore.

Il 36enne, dopo aver investito Daniele Ulver che si trovava in compagnia della mamma, si era allontanato dal luogo dell’incidente per poi andarsi a costituire poco dopo accompagnato dall’avvocato Riccardo Floris. All’uomo era stata revocata la patente nel 2017 per un fatto di droga di lieve entità.

Sono in corso ulteriori indagini al riguardo.

Lo scorso 4 agosto, i Carabinieri della Compagnia di Lanusei hanno dato esecuzione a un decreto di sequestro preventivo d’urgenza emesso dalla Procura della Repubblica di Lanusei nei confronti di Alessandro Melis, titolare della ditta “Top Tuning”. L’uomo aveva gestito, da almeno sette anni, un campeggio abusivo su un terreno privato in località Foxi Manna, nel comune di Tertenia, situato in una zona sottoposta a vincolo paesaggistico.

Nonostante plurimi provvedimenti di diniego e ordinanze di interruzione, l’attività era proseguita, con la realizzazione di manufatti e l’offerta di servizi a pagamento ai frequentatori del campeggio. Durante le operazioni, i Carabinieri hanno sequestrato anche un’altra area nella disponibilità di Melis, dove era presente quella che appare come una vera e propria discarica abusiva, con ingente quantità di rifiuti di varia natura.

Il provvedimento della Procura è stato convalidato dal GIP e ha trovato piena esecuzione il 13 agosto 2025, ponendo fine a un’attività illecita che andava avanti da anni, con evidenti rischi ambientali e violazioni delle norme urbanistiche e paesaggistiche.