Ci sono novità dopo il gesto dell’imprenditore di Talana, Stefano Arzu, che ha consegnato i registri e le chiavi del suo allevamento di maiali al sindaco del paese ogliastrino, Christian Paolo Loddo.
Arzu, da diverso tempo attende i premi comunitari che gli spettano da Argea – una somma pari a 68mila euro – fondamentali per portare avanti la sua azienda e sfamare i 700 suini presenti.
La suinicoltura sarda in affanno e messa in ginocchio da due anni di pandemia, con poco o niente di venduto, l’aumento del prezzo di mangime, carburanti, energia elettrica e tante altre criticità.

Nella giornata di ieri si sono incontrati nella sala polivalente del Comune di Talana, le delegazioni degli allevatori e i vertici delle principali associazioni di categoria. Presente anche il sindaco Loddo.
A prendere per primo la parola è stato Arzu che ha attaccato: «Sto portando avanti questa lotta per ottenere ciò che mi spetta e non per chiedere l’elemosina. Oltre il danno c’è stata la beffa perché sono stato accusato di essere bugiardo (riferendosi alle parole dell’assessora regionale Murgia) di non aver diritto dei contributi che reclamo carte alla mano. Mi riservo inoltre future azioni legali per aver leso la mia onorabilità».
«Stefano è un imprenditore che vuole lavorare seguendo le regole – spiega il presidente regionale di Coldiretti, Battista Cualbu – la sua è un’azienda modello e in passato abbiamo portato l’allora presidente della Regione Francesco Pigliaru e l’assessore Luigi Arru, per mostrare il lavoro virtuoso e prenderlo come esempio».
«I notevoli sforzi fatti dal nostro socio e tanti altri – continua Cualbu – non vanno vanificati. Gli animali non mangiano con gli algoritmi», riferendosi agli uffici regionali che stanno ritardando il pagamento dei fondi.
Fabrizio Viglietti, allevatore olbiese, delinea la gravità della crisi delle campagne sarde: «Chi lavora in questo settore, lo fa in perdita. Tutti abbiamo grossi debiti con i mangifici e spetta alla Regione decidere se farci chiudere o meno. Dobbiamo fare un cambiamento di mentalità, ma ce lo devono consentire. Non mi spiego come con prodotti di qualità e stesse metodiche di lavoro non riusciamo ad affermarci nella suinicoltura come altre nazioni europee, come ad esempio la Spagna. Non abbiamo nulla da invidiare a loro, abbiamo mezzi e competenze per arrivare al loro livello».
Dello stesso tenore Luigi Aru, alla guida dell’associazione suinicoltori sardi: «Ringrazio Stefano per quanto fatto, questa è una presa di posizione che tutti gli allevatori avrebbero dovuto fare da tempo. Abbiamo una qualità e controlli nella nostra Isola, che ci permetterebbero di competere nel mercato con chiunque, non mi spiego perché in altre regioni italiane dove si sono adottati diversi e meno rigorosi protocolli per la peste suina di ceppo europeo, non hanno avuto le grosse limitazioni applicate alla Sardegna».
Luca Saba, direttore regionale di Coldiretti, sottolinea come il gesto dell’allevatore talanese abbia scoperchiato il cosiddetto “vaso di pandora”: «Siamo qui per chiedere un cambio di passo alla politica. Chiediamo: organizzazione, struttura e competenza da parte dell’assessorato regionale dell’Agricoltura. Un nodo cruciale è il superamento della burocrazia, lo segnaliamo da sempre».
Anche il sindaco di Talana Loddo, si schiera dalla parte del proprio concittadino e delinea la triste realtà della Sardegna: «La situazione di Stefano è molto frequente nell’Isola. Spesso vediamo da parte di istituzioni, di vario genere, l’invito a spronare giovani imprenditori agricoli a intraprendere la suinicoltura, ma poi vengono lasciati soli. Dunque serve fornire garanzie: di vendita, di tutela del prodotto, di supporto all’attività. Senza tutta questa rete di protezione è impossibile portare avanti questo settore. Tra l’altro la suinicoltura per la nostra zona è un settore d’eccellenza. Il prosciutto migliore della Sardegna viene prodotto in alcune zone dell’Ogliastra».
Intanto in queste ore si sta svolgendo la riunione in videoconferenza promossa dal commissario straordinario di Argea, Patrizia Mattioni, su incarico dell’assessora regionale dell’Agricoltura, Gabriella Murgia, con le associazioni di categoria per fare il punto sul comparto suinicolo. L’incontro riguarderà “le migliori e utili iniziative tecnico-organizzative dell’Agenzia Argea”.
Inoltre in una nota ufficiale, l’assessore Murgia ha fatto sapere di essere pronta a incontrare le associazioni di categoria regionali e territoriali, il prefetto di Nuoro, il sindaco di Talana e l’allevatore Stefano Arzu per approfondire le criticità del comparto suinicolo e trovare insieme le migliori soluzioni di carattere strettamente politico.
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