Talana, allevatore consegna i suoi 700 maiali al Comune. Arzu: «Attendo 68mila euro dalla Regione»
Spiega Arzu: «Non è più possibile sostenere i costi dell'allevamento, i fondi per il benessere animale e per la politica agricola comune sono fondamentali». All'assessora Murgia che ha parlato di nessuna irregolarità, risponde l'allevatore ogliastrino: «Non sono un bugiardo, sono una persona seria e onesta, le mie rivendicazioni possono essere confermate da Coldiretti».
Nella giornata di ieri, l’imprenditore di Talana, Stefano Arzu, ha consegnato i registri e le chiavi del suo allevamento di maiali al sindaco del paese ogliastrino, Christian Paolo Loddo.
Un gesto di forte protesta da parte di Arzu che afferma: «Da diverso tempo i premi comunitari che mi spettano da Argea non arrivano, una somma pari a 68mila euro. Nonostante i due anni di pandemia che hanno messo in ginocchio il settore, con poco o niente di venduto, l’aumento del prezzo di mangime, carburanti, energia elettrica e altro ancora, non ho ricevuto nessuna risposta su tale somma dall’assessorato regionale dell’Agricoltura».
Un’azienda modello, quella dell’imprenditore ogliastrino – dove alleva anche 500 capre e mucche – in località Arbuleu, e da anni il suo lavoro nella suinicoltura è certificato in ogni aspetto nel campo della biosicurezza contro la peste suina africana e nel benessere animale.
«Non è più possibile sostenere i costi dell’allevamento di 700 maiali – continua l’allevatore -, i fondi per il benessere animale e per la politica agricola comune sono fondamentali. Anche perché sono tanti i sacrifici portati avanti in questi anni, anche quando nonostante non abbia mai avuto un caso di peste suina nella mia azienda, secondo le normative vigenti ho subito varie limitazioni per i blocchi applicati in zona».
«Sono una persona abituata ad alzarmi alle cinque del mattino – spiega l’imprenditore – e lavoro duramente tutto il giorno nella mia azienda. Chi mi conosce sa che non è nella mia indole apparire, ma questa situazione è diventata insostenibile».
«Oggi ho letto le dichiarazioni rilasciate ad alcune giornali dall’assessora regionale Gabriella Murgia – attacca Arzu – che ha affermato che non mi spetterebbero quelle somme, facendomi passare per bugiardo. Innanzitutto ci tengo a tutelare il mio lavoro, la mia onestà e la mia onorabilità. Pertanto consiglio all’assessora di informarsi meglio, perché quello che dico è certificato dalla Coldiretti e da novembre mi affiancano nelle mie rivendicazioni».
«Tra l’altro tante aziende si trovano nella stessa mia situazione – racconta il talanese – senza i contributi non versati e in grave difficoltà a portare avanti la suinicoltura. Per questo domani, alle ore 11 nella sala polivalente del Comune di Talana ci sarà un incontro con tanti allevatori che arriveranno da tutta la Sardegna e saranno presenti i vertici di Coldiretti».
«Questa è una lotta che riguarda gli imprenditori agricoli di tutta l’Isola, solo uniti e insieme alla nostra associazione riusciremo a vedere rispettati i nostri diritti», conclude Arzu.
Abbiamo raccolto anche le parole del sindaco di Talana, Christian Paolo Loddo, che ha affermato: «Quanto spetta di diritto deve essere concesso nei termini stabiliti. In una situazione che vede le piccole realtà sempre più penalizzate, il caso di Stefano è l’esempio che l’onestà, il lavoro e l’orgoglio per il proprio operato non sempre pagano».
«Pur non essendo un complottista, non posso non vedere un impauperimento costante della classe medio bassa in favore di una ristrettissima cerchia di privilegiati. Continuando di questo passo, vivremo di sussidi statali minimi», conclude Loddo.
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