Margit Herzog è nata 63 anni fa tra le montagne dell’ Austria ma con il sogno sin da bambina, quello di vedere il mare. Sabbia e onde cristalline si pararono davanti a lei quando aveva 16 anni. E fu amore a prima vista.

La sua passione per i viaggi l’ha sempre portata a cercare lavoro nell’ambito alberghiero, come guida turistica e anche imbarcata su una nave della Costa Crociere. Proprio qui incontrò Romolo Caffarena, del quale si innamorò e che divenne suo marito e poi padre della loro Elisabetta.

Nel gennaio 1984 arrivò ad Arbatax con Romolo, e quella che doveva essere una semplice vacanza diventò il punto di partenza per un futuro insieme in Ogliastra.

Il marito era già stato rapito dalla bellezza del territorio tanto che negli anni 70 acquistò a Porto Frailis un piccolo appartamento e un pezzo di terra che allora era usato solo come pascolo. La sua idea era di avere una casa vacanze da potersi godere tra un imbarco e l’altro.

Questo fu il nucleo dal quale nacque poi, anni dopo, il Residence Caffarena.

Imparare l’italiano non è stato semplicissimo per Margit, anche se l’ha subito amato per la sua musicalità e ora dopo anni lo sente completamente suo, mentre in un cassetto è riposto il passaporto austriaco. Più per una questione sentimentale forse, un ultimo legame con la terra natia.

Un sogno, sia da immigrata che da imprenditrice, è vedere Arbatax collegata all’Austria, cosa che accadde per poco tempo circa trent’anni fa con il volo Arbatax – Innsbruck. Finalmente la cittadina che l’aveva accolta non era più un nome esotico ma un posto facilmente raggiungibile per i suoi amici e conoscenti.

Riguardando indietro il suo percorso si vede come una vecchia quercia con le radici ben piantate in terra sarda ed esclama divertita: “So bene che sardi si nasce ma dopo tanti anni una sorta di passaporto sardo me lo potrebbero dare!”.

Anche nella nostra Isola si coltiva la spirulina, una microalga a forma di spirale da cui prende il nome, riconosciuta dalla FAO come “Alimento del Futuro”. Questo superfood naturale è ricco di proprietà nutrizionali e può essere consumato in molti modi: si può aggiungere a succhi freschi, smoothie, yogurt o essere utilizzato come ingrediente per preparare ricette sia dolci che salate.

Le qualità della spirulina sono ben note fin dai tempi degli Aztechi e oggi stanno tornando molto apprezzate in Europa e in Italia. È un prodotto ideale non solo per l’alimentazione, ma anche per la cosmesi e la produzione di integratori, grazie al suo alto valore nutrizionale.

In Sardegna la spirulina viene prodotta nella miniera di Monte Sinni, vicino a Nuraxi Figus, nel Sulcis-Iglesiente, sotto la gestione di Carbosulcis, una società controllata dall’assessorato regionale all’Industria. Questa miniera è stata l’ultima attiva in Italia fino al 2019, anno in cui è stata sospesa l’attività estrattiva, nonostante le ingenti riserve di carbone ancora presenti.

La produzione della spirulina sarda è affidata all’azienda Livegreen, che opera seguendo rigorosi standard di igiene e sicurezza e adottando principi di economia circolare: l’acqua utilizzata nella coltivazione viene infatti riciclata, evitando sprechi. Il prodotto è completamente naturale, privo di iodio, glutine e qualsiasi controindicazione. Il fiore all’occhiello di Livegreen è la spirulina pura in forma di spaghettini, ma l’azienda realizza anche compresse, vegburger, barrette e pasta senza glutine.