La sanità in Ogliastra ancora in difficoltà. Cardiologia a rischio chiusura, Corrias: “Basta soluzioni tampone”

L’imminente chiusura del reparto, annunciata per lunedì, conferma lo stato di agonia della sanità, specie nei territori periferici come il nostro
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La chiusura del reparto di Cardiologia è l’ennesima cronaca di una morte annunciata, l’epilogo conclamato di una situazione già difficile, dovuta alla cronica mancanza di medici specialisti, che è tale da non aver consentito, sinora, nemmeno l’attivazione del laboratorio di Emodinamica, sul quale.
«L’imminente chiusura del reparto, annunciata per questo prossimo lunedì -a meno di variazioni dell’ultim’ora, che sinceramente auspichiamo- conferma lo stato di agonia della sanità ospedaliera, specie nei territori periferici, dove la buona lena e l’abnegazione del personale medico non basta più, e con essa nemmeno la pazienza dei cardiopatici ogliastrini, costretti a recarsi a Nuoro, se non altrove. E se Lanusei piange, Nuoro non ride» afferma il consigliere regionale Salvatore Corrias.
E prosegue: «Non è più sufficiente, infatti, ricorrere a soluzioni tampone, che tolgono da una parte per spostare nell’altra, senza concrete rassicurazioni delle quali, oggi più che mai, i pazienti hanno un forte, fortissimo bisogno. Chiedo dunque, insieme agli Amici del cuore e al loro Presidente Francesco Doneddu, così assidui e caparbi nella difesa di un servizio nevralgico qual è Cardiologia, che si sventi da subito la paventata possibilità di chiusura del reparto, che è vitale per i cardiopatici e per tutti noi ogliastrini. Sono certo che il nostro accorato appello non cadrà nel vuoto».

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