Personaggi di Sardegna. Melchiorre Murenu, “l’Omero sardo dei poveri”

La Sardegna aveva il suo "Omero dei Poveri". Era Melchiorre Murenu, poeta cieco e analfabeta che interpretava i disagi e la crisi di contadini e pastori dopo l'Editto delle Chiudende di Carlo Felice.
Nel 1820 il sovrano sabaudo Carlo Felice, succeduto al fratello Vittorio Emanuele, avvia la formazione della proprietà privata della terra sarda, contro il regime di proprietà comune precedentemente prevalente. Si tratta del noto “Editto delle chiudende”, ufficialmente finalizzato alla promozione della crescita dell’agricoltura e della borghesia agraria moderna.
Di fatto, però, la nascita delle cosiddette “tancas”, campi chiusi da siepi o muretti a secco, portò numerosi conflitti fra contadini e pastori, oltre che favorire numerosi abusi e una proprietà assenteista.
Per molti, dunque, fu profonda crisi nel mondo delle campagne. Come riportato da Giovanni Pirodda in “Sardegna – Letteratura delle regioni, storia e testi”, interprete di questi disagi della realtà isolana è stato Melchiorre Murenu, autore rappresentativo dell’uso vivo del sardo nella produzione letteraria orale.
Secondo il Pirodda, Murenu, nato a Macomer nel 1803, era una “cantore” cieco dal vaiolo e analfabeta, dotato di una cultura fondata interamente sulla sua memoria prodigiosa. Di famiglia non indigente, fu ridotto in miseria in seguito all’arresto e alla morte del padre.
In particolare, la sua vita è simile a quella del più noto Omero, celeberrimo autore dell’Iliade e dell’Odissea, – se tralasciamo la cosiddetta “questione omerica” circa la sua avvenuta esistenza – in quanto errante poeta nelle sagre paesane. Murenu assimilava diversi elementi della tradizione locale e della cultura alta, attraverso l’oralità.
Murenu interpretava con vena moralistica ironica e grottesca gli umori e i disagi dei ceti più umili che subivano gli effetti dell’Editto delle chiudende, tanto da essere noto come “L’Omero dei poveri”. Sempre secondo il Pirodda, il quale riporta una voce corrente, il poeta morì ucciso dai bosani, i quali lo gettarono da una rupe, forse “punti” da qualcuno dei suoi versi.

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Personaggi ogliastrini. Angelino Usai di Lanusei: militare, politico, scrittore e poeta

Angelino Usai è stato un personaggio di spicco della storia ogliastrina: militare, politico, scrittore e poeta. Nato da genitori poveri, riuscì a riscattarsi socialmente raggiungendo i vertici della carriera militare. Fu eletto consigliere regionale per due legislature, preferì non candidarsi in seguito lasciando spazio ai più giovani. Autore di opere e cultore di storia che hanno permesso di ricostruire le antiche vicende ogliastrine.
Angelino Usai è stato una delle più importanti figure ogliastrine del XX secolo.
Nacque a Lanusei il 24 giugno 1905 da una famiglia povera, studiò fino al ginnasio nell’istituto Salesiani e in seguito a soli 17 anni decise di arruolarsi volontario nell’esercito.
Prima fu inviato nell’Africa settentrionale, poi venne trasferito nell’Africa Orientale dove fu ferito in vari combattimenti e più volte elogiato per il valore dimostrato.
Tante le decorazioni e le onorificenze ricevute sul campo di battaglia. In seguito fece parte dell’Accademia di Modena diventando ufficiale.
Ricoprì importanti ruoli di prestigio, tra cui quello di Giudice nel Tribunale Militare e componente di diverse commissioni nazionali.
Nel frattempo le continue promozioni lo portarono al vertice della carriera militare. Nell’ultimo periodo lavorativo fu nominato Comandante Generale del Compartimento Sardegna della Polizia Stradale.
Fu eletto per due legislature come consigliere regionale dal ’57 al ’67 tra le fila della DC, e quando si profilava una sua candidatura come deputato nazionale preferì non presentarsi.
Decise di lasciare il passo ai più giovani, rifiutando la probabile elezione in un collegio favorevole per il suo partito.
I suoi studi e la produzione letteraria – che ha aperto una breccia sulla storia antica dell’Ogliastra – sono notevoli.
I suoi libri sono una e vera e propria base da cui partire ancora oggi per approfondire le varie tematiche su questa zona della Sardegna.
Da sottolineare tra i suoi studi quelli che hanno permesso di fare luce sul pittore ogliastrino cinquecentesco Andrea Lusso e sulle origini dell’eroe Goffredo Mameli.
Lanusei non ha mai dimenticato l’illustre concittadino, venuto a mancare il 20 marzo 1985.
In memoria di Angelino Usai è intitolata una piazza e la biblioteca del paese ogliastrino.

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