Accadde oggi. 21 ottobre 1751: nasce Giovanni Maria Angioy, rivoluzionario e patriota sardo
Patriota sardo, avverso all'oppressione feudale del Regno di Sardegna, nonché alla tirannide dei Savoia, il 21 ottobre 1751 nasceva Giovanni Maria Angioy.
La via a lui dedicata è cuore del quartiere Stampace, il suo nome è simbolo dell’animo l’indipendentista di Sardegna. Il 21 ottobre 1751 nasceva a Bono Giovanni Maria Angioy, politico “ribelle” del Regno di Sardegna e rivoluzionario dei vespri isolani. Ancora oggi è simbolo dell’autonomismo di Sardegna.
A influenzare il giovane Angioy, educato da avvocato all’università di Sassari, subisce l’influsso delle letture di Voltaire e Montesquieu, sposando in seguito le idee rivoluzionarie francesi dopo il 1789.
In particolare, il patriota è convinto sia necessario smantellare il sistema feudale espresso in Sardegna dalla tirannide dei Savoia.
Al 28 aprile 1794 è legata Sa die de sa Sardigna. Al rifiuto del re delle “cinque domande” fatte dagli Stamenti, che tra le altre cose chiedono l’istituzione a Torino di un ministero delle questioni sarde, ecco la cacciata dei funzionari italiani dall’Isola.
Angioy, allora magistrato della Reale Udienza, viene inviato in Sardegna dal viceré Filippo Vivalda e dagli Stamenti con i poteri di Alternos, al fine di placare i disordini e i tumulti.
Partito da Cagliari, Angioy viene accolto dai vari paesi della Sardegna come liberatore, attento ai disagi sociali e ai bisogni del popolo, nonché dell’oppressione feudale e della miseria dei villaggi dell’interno.
Angioy decide di rifiutarsi di riscuotere i tributi e si schiera dalla parte degli oppressi, proclamando la distruzione della feudalità.
Tuttavia, la rivolta andrà a fallire, a causa del tradimento dei compagni e della calata della sollevazione popolare cagliaritana. Anzi, perduta la fiducia del viceré, nel 1796 viene battuto a Oristano.
Durante il suo esilio francese e sino alla morte, Angioy porterà avanti, anche davanti a Napoleone, la causa dei sardi e dell’Isola, dichiarata repubblica indipendente, sotto la protezione francese.
Giovanni Maria Angioy morirà in solitudine e povertà a Parigi nel 1808.
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