A seguito della comunicazione del Commissario Straordinario dell’Area Socio Sanitaria Locale di Lanusei, dottor Ugo Stochino, che ha notificato da domani, 10 luglio, il cambiamento della sede vaccinale a Tortolì, interviene l’Amministrazione comunale della città ogliastrina

Si legge nella nota ufficiale: “Abbiamo appreso nei giorni scorsi dalla stampa e questa mattina per le vie brevi che l’attuale punto vaccinale in via Monsignor Carchero, da domani, sabato 10 luglio, sarà trasferito all’aeroporto.

Una scelta non concordata con l’Amministrazione e pertanto da noi non potuta essere condivisa. Riteniamo che la sede attuale nei locali della palestra delle scuole Medie (così come le altre strutture alternative pubbliche proposte ) sia agevole e comoda al centro della cittadina, servita dai mezzi pubblici e facilmente raggiungibile in auto o a piedi. Scelta anche per la sua posizione a un passo dal Poliambulatorio per qualsiasi urgenza dovesse verificarsi e dal Comando di Polizia locale.

La decisione di questo spostamento è una scelta autonoma dei dirigenti locali Ats. Siamo certi che l’Assessore Regionale alla Sanità Mario Nieddu e i dirigenti di sanità pubblica regionale continueranno a garantire un corretto servizio ai nostri cittadini. Ad ogni modo, laddove ci venisse richiesto, continueremo a mettere a disposizione il sistema attuale con il centro vaccinale già rodato allestito e operativo.

Ma ci preme soprattutto porgere un doveroso e grande ringraziamento ai medici e agli operatori sanitari dell’Usca e dell’Igiene Pubblica che si sono prodigati sin dal mese di febbraio e che in 37 giornate vaccinali hanno inoculato oltre 10mila dosi di vaccino ai cittadini di Tortolì e dei vicini comuni limitrofi.

Un ringraziamento ai volontari dell’associazione di Protezione Civile della Croce Verde e a tutti coloro che si sono alternati nel fornire assistenza e supporto nella gestione delle giornate vaccinali.

Un sentito ringraziamento va a tutti i dipendenti comunali che con diversi ruoli e responsabilità sin dal mese di dicembre con le campagne dedicate ai tamponi, in seguito con le vaccinazioni, si sono messi a disposizione sempre con grande professionalità e generosità”.

Un sardo, residente in Honduras, è stato ucciso in un villaggio nel sud del Paese.

Il fatto accaduto ad alcuni chilometri dalla capitale Tegucigalpa, da una folla inferocita che ha anche dato fuoco alla sua casa, accusandolo di aver ucciso il suo vicino, secondo quanto riferito dalla polizia (ANSA).

L’uomo si chiamava Giorgio Scanu.