Nella serata di giovedì 24 giugno, nel centro di Orune, al termine di ininterrotte ricerche, i Carabinieri della locale Stazione e del NORM della Compagnia di Bitti, hanno rintracciato un sedicenne ritenuto responsabile dell’accoltellamento avvenuto per futili motivi, in Orune, nella pubblica via tra il 20 ed il 21 giugno scorso ai danni di P.R., compaesano 50 enne.

I militari, subito dopo il grave ferimento, avevano avviato immediate ed articolate indagini che avevano consentito di individuare il coinvolgimento nei fatti del minore che si era reso nel frattempo irreperibile.

Dopo essere stato rintracciato, il giovane, è stato sottoposto a fermo di polizia giudiziaria con l’accusa di tentato omicidio e, su disposizione della Procura per i Minorenni presso il Tribunale di Sassari è stato associato al locale Centro di Prima Accoglienza per i Minorenni in attesa delle successive operazioni di convalida.

La Squadra Mobile della Questura di Nuoro ha dato esecuzione ad un ordine di carcerazione a carico di una 20enne, K. S. di Molfetta, sul cui capo pendeva una condanna in via definitiva ad un anno e sei mesi di reclusione per reati contro il patrimonio.

Gli investigatori sono giunti alla donna seguendo un filone d’indagine avviato nei giorni scorsi in seguito ai ripetuti furti in abitazione registrati in città. In particolare lo scorso 23 giugno, dopo un ennesimo tentativo di furto, è stato possibile risalire, attraverso le testimonianze raccolte e le immagini di alcuni impianti di video sorveglianza, a due soggetti allontanatisi a bordo di un’autovettura.

Il veicolo è risultato essere stato noleggiato da una donna che soggiornava presso il Comune di San Teodoro. I successivi accertamenti hanno condotto alla giovane e a suo fratello minore, individuati come responsabili dell’ultimo tentato furto.

I due sono stati rintracciati presso un’abitazione privata di San Teodoro; nel corso della perquisizione sono stati recuperati oggetti preziosi verosimilmente provento di furto, utensili idonei allo scasso, due bilancini di precisione per la pesatura dei preziosi e la somma in contanti di 1500 euro.

Sono stati, altresì, rinvenuti gli abiti indossati dalla donna e dal fratello minore durante l’ultimo tentativo di furto. Su K.S. pendeva un ordine di carcerazione per analoghi reati per cui è stata condotta al carcere di Bancali mentre il minore affidato ad una comunità.

Da ulteriori accertamenti sugli oggetti preziosi rinvenuti potrà risalirsi ad eventuali altri colpi messi a segno dalla donna con la conseguente restituzione ai proprietari derubati.