Una bambina di Tortolì, Sara di 7 anni, rimasta colpita dall’uccisione del militare Vittorio Iacovacci ha scritto una lettera indirizzandola alla Legione dei Carabinieri Sardegna.

Il comandante, Francesco Luigi Gargano, ha voluto rendere merito alla bimba – come si apprende dalla nota apparsa sui profili social ufficiali dell’Arma dei Carabinieri – pubblicando il contenuto della lettera e invitandola con la famiglia nella caserma del proprio paese.

Qui Sara,  alla presenza dei vertici territoriali dell’Arma, è stata omaggiata dai militari che le hanno donato dei fumetti sui Carabinieri.

Si legge nella nota:

“Perché è stato ucciso un carabiniere? Loro devono proteggerci”.  È la domanda che si è fatta Sara, 7 anni, quando ha saputo dell’uccisione in Congo del carabiniere Vittorio Iacovacci. Sara ha preso carta e matita e scritto una lettera alla Legione Carabinieri Sardegna, colorata con palloncini a cuore. Il messaggio non è passato inosservato e il comandante della Legione le ha risposto invitandola con la famiglia in caserma. Così Sara, nella Stazione di Tortoli, alla presenza dei vertici territoriali dell’Arma, è stata omaggiata dai militari che le hanno donato dei fumetti sui Carabinieri. Felice ed emozionata, ha avuto conferma che i Carabinieri continuano a proteggere lei e tutti noi, anche a costo di sacrifici”.

Moby nella serata di ieri ha depositato, entro il termine fissato dal Tribunale di Milano, domanda di continuità.

Lo si apprende da una nota, in cui viene specificato anche che il gruppo CIN – Compagnia Italiana di Navigazione – conferma l’intenzione di presentare un piano di ristrutturazione “alla luce degli accordi già sottoscritti con circa il 95% dei fornitori e grazie alla partnership con l’investitore Europa Investimenti/Arrow”.

Come spiega il documento, Il piano Moby “assicura le migliori condizioni per il rilancio dell’impresa, il mantenimento dei servizi ai clienti, la salvaguardia dei livelli occupazionali diretti e dell’indotto per un totale di oltre 6.000 lavoratori in un settore, quello marittimo, tra i più colpiti dalla crisi Covid-19”.

“Pur prevedendo la vendita di alcuni asset – prosegue la nota – si basa sulla continuità aziendale, sul mantenimento dei posti di lavoro e delle rotte in essere, anche in considerazione dei positivi risultati registrati nell’ultimo anno e del previsto arrivo di due nuovi traghetti Ro-Pax in costruzione con la capacità di 2.500 passeggeri e di 3.750 metri lineari di merci ciascuno”.

Come spiega il documento Il deposito dell’istanza di omologa per CIN, è  stato rinviato di alcuni giorni per concludere le trattative con Tirrenia in amministrazione straordinaria.

La nota inoltre spiega: “Il Gruppo prosegue, quindi, nel percorso di superamento della crisi, provocata dall’attacco subito da un gruppo di bondholders che avevano presentato un’istanza di fallimento, poi rigettata dal Tribunale di Milano, nel settembre 2019, e poi aggravatasi per le conseguenze sul settore dei trasporti della pandemia in atto”.

Inoltre viene rilanciato il piano di risanamento: “Un rigoroso piano di azioni posto in essere dal management nell’ultimo anno, che ha previsto una serie di misure per il contenimento dei costi, l’incremento delle quote di mercato e la dismissione di alcuni asset ed ha così creato le condizioni per la presentazione ai creditori di un piano solido e sostenibile”