Giulia Consoli e Samuele Fenu, dalla Sardegna alla Svizzera, lanciano la loro start up “Gravidanza in forma”

Durante il lockdown, Giulia consoli e Samuele Fenu, entrambi liberi professionisti, hanno dovuto chiudere, come tanti, le loro attività. Ma non si sono dati per vinti, sfruttando il tempo tra le mura domestiche per creare una start up pensata per il benessere delle madri.
Durante il lockdown, Giulia Consoli e Samuele Fenu, 31 e 41 anni, entrambi liberi professionisti, hanno dovuto chiudere, come tanti, le loro attività. Ma non si sono dati per vinti, sfruttando il tempo tra le mura domestiche per creare una start up pensata per il benessere delle madri durante e dopo la gravidanza.
Giulia, toscana ed ex ballerina professionista, ora insegnante di Pilates e Barre, era al suo sesto mese di gravidanza quando con suo marito Samuele, di origini cagliaritane, specializzato in scienze tecniche dello sport e con la passione per video ed editing, ha deciso di creare una nuova start up chiamata “Gravidanza in forma”, con un sito web dedicato alle donne in gravidanza e in post parto.
Invece di farsi abbattere dalle difficoltà causate dalla pandemia mondiale, Samuele e Giulia, hanno sfruttato appieno le loro potenzialità e il tempo trascorso tra le mura domestiche durante il lock down, trasformandolo in un’opportunità.
“Gravidanza in forma” offre un piano di allenamento completo a 360° e una guida al benessere psicofisico della mamma e del suo bambino, da poter seguire comodamente da casa. «Ho sentito la necessità di creare un percorso completo che possa accompagnare tutte le mamme durante la gravidanza perché io per prima avevo bisogno di attività fisica mirata» spiega Giulia.
Dopo la nascita della loro bambina, il sito è diventato a tutti gli effetti uno strumento per aiutare le future o neo mamme a sentirsi di nuovo bene con sé stesse. Il programma aiuta gradualmente al recupero e alla riconnessione con il proprio corpo dopo i cambiamenti che la gravidanza e il parto comportano. «Non ho mai considerato la gravidanza come un limite, ma come una opportunità per dedicarmi al mio corpo in maniera più consapevole», conclude Giulia.
Dopo aver condiviso alcuni contenuti del programma su diversi social, è nata anche la collaborazione con l’applicazione IMAMMA (la più scaricata in Italia tra le donne in gravidanza), nella quale Giulia si occupa appunto della sessione fitness.

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