Il nuorese nella morsa del Covid. La riflessione della sindaca di Fonni: “È una maratona. Non perdiamo tutto il fiato ora”

Il Covid-19 sta stringendo nella sua morsa molti paesi del nuorese. La sindaca di Fonni Daniela Falconi affida ai social, in questa giornata difficile, le sue riflessioni sulla situazione in cui versa il nostro territorio.
Il Covid-19 sta stringendo nella sua morsa molti paesi del nuorese. La sindaca di Fonni Daniela Falconi affida ai social, in questa giornata difficile, le sue riflessioni sulla situazione in cui versa il nostro territorio.
Le pubblichiamo integralmente.
«Orani, Oliena, Silanus. Prima di loro Gavoi, Ollolai, Orgosolo giusto per restare nelle nostra provincia. Questo solo per citare alcuni Comuni che hanno deciso di chiudere tutto. Decisioni che comportano sofferenza. Decisioni che dovrebbero spettare ad altri ma che che talvolta sono inevitabili – scrive la sindaca Falconi – Sento costantemente colleghi e colleghe e l’unica cosa che mi sento di condividere è che il senso di abbandono, confusione, preoccupazione è molto comune in tutti. Sono vicina con tutte le forze ai colleghi e alle loro comunità consapevole che nessuno è esente dal dover prendere decisioni in caso di emergenza».
«Nel frattempo a Nuoro spostano il reparto di oncologia mettendo a serio rischio le cure di decine di pazienti. Continuano ad arrivare “voci” sulla situazione dell’ospedale che non vorresti ne pensare ne sentire.
Assisto esterrefatta allo spettacolo mediatico sulle discoteche e mi chiedo dove sia finita la politica. Mi viene da piangere, davvero. Servono soluzioni immediate e non promesse. Se esiste un piano per l’emergenza non ci interessa leggerlo dai giornali. Ci interessa che venga attuato, magari da ieri che oggi è troppo tardi. Siamo tutti stanchi ma nessuno di noi ha perso ne la lucidità ne la determinazione. Nel frattempo continuo a confrontarmi con le famiglie del mio paese che si “autodenunciano” per capire com’è la reale situazione, con la dirigenza scolastica, con la prefettura e con “la periferia in trincea” della sanità per capire realmente come orientarsi nei prossimi giorni. Ogni decisione non verrà mai presa di impulso ma verrà ponderata e valutata. Cerco di immedesimarmi in tutte le paure e le ansie delle persone che risultano positive ma anche in tutte quelle che non lo sono e mi manifestano continuamente le proprie preoccupazioni, non solo per la salute ma anche per il lavoro, per i figli, per il futuro».
«Ci sarà sicuramente la chiusura di una classe delle scuole medie per un sospetto caso di positività di un alunno risultato positivo ad un test di un laboratorio privato (leggere il mio post appello di ieri per capire) che andrà preso in carico dal sistema sanitario insieme ai suoi familiari, ai suoi compagni e ai docenti. Così come, in via precauzionale si chiuderà molto probabilmente il centro disabili per qualche giorno. Stiamo ancora valutando. Io non ho, ad oggi, i numeri reali del contagio in paese ma solo una proiezione sulla base dell’incrocio di tutti i dati che arrivano dall’igiene pubblica, dall’ospedale ma soprattutto dai cittadini ed
è importante in questo momento, non mi stancherò mai di dirlo, non farsi prendere dal panico e restare lucidi».
«Abbiamo davanti mesi lunghissimi, per questo vorrei davvero far ragionare tutti su quanto è importante la collaborazione e il senso di responsabilità di tutti – conclude Daniela Falconi – È una maratona e non una corsa per velocisti. Non perdiamo tutto il fiato ora. Nel frattempo custodirò gelosamente i messaggi e le parole dei cittadini che mi scrivono e mi chiamano comunicandomi la loro guarigione e con cui ho vissuto per intere settimane, di riflesso, ogni loro “salita e discesa”. A loro devo solo dire grazie per aver affrontato questo momento così difficile con tanta preoccupazione ma soprattutto con tantissima forza e umanità».

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Picco di contagi a Orani, sindaco firma ordinanza per mettere in lockdown l’intero paese del nuorese

A deciderlo il sindaco Antonio Fadda attraverso una ordinanza che sarà in vigore fino al 22 novembre.
Orani, paese di 2mila e 800 abitanti in provincia di Nuoro, da oggi è in lockdown per l’alto numero di contagi da Covid 19.
A deciderlo il sindaco Antonio Fadda attraverso una ordinanza che sarà in vigore fino al 22 novembre.
“Considerato che risulta nel nostro territorio un numero di circa 60 soggetti risultati positivi al tampone, tra rapidi eseguiti da studi privati e tamponi molecolari eseguiti dall’Ats – si legge nel provvedimento – e che meno della metà dei soggetti positivi sono stati comunicati e presi in carico dal sistema sanitario locale, si ritingono doverose e urgenti le misure in materia di contenimento dell’emergenza epidemiologica”.
Come riporta Ansa Sardegna, chiuse scuole, bar e ristoranti, mercati, uffici comunali – con servizi essenziali garantiti per appuntamento – cimitero, eco centro e impianti sportivi, attività di servizi alla persona ad eccezione di lavanderie e agenzie funebri. Stop anche alle celebrazioni di messe, cerimonie civili e religiose, compresi i funerali.
Restano aperti i servizi essenziali: alimentari, edicole, tabaccherie, farmacie, ferramenta, mangimi, distributori di carburante.

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