Scuole, l’argomento delle chat: e se in classe c’è un positivo? Forse era meglio la didattica a distanza

Ci sono genitori che dopo essersi lamentati della didattica a distanza per mesi ora la invocano: il timore è che se il proprio figlio si trovasse in classe con uno studente risultato positivo, dovrebbe stare in quarantena e magari anche tutta la sua famiglia, e voi cosa ne pensate?
Abbiamo ancora circa 10 giorni per riorganizzare le scuole, i banchi con le rotelle ancora non sono arrivati, sui test per i docenti vige ancora parecchia confusione, pochissimi medici di famiglia in Sardegna hanno ritirato il kit per effettuarli.
Le regole di distanziamento e mascherina sono abbastanza chiare, ma saranno rispettate? Soprattutto tra i più piccoli diventa difficile controllare gesti spontanei come scambiarsi la matita o due paroline all’orecchio.
Ma quello che spaventa maggiormente i genitori in questi giorni di grande incertezza, sono le conseguenze di ciò che accadrebbe se uno studente venisse riconosciuto positivo nella classe del proprio figlio.
La preoccupazione è che oltre a dover far rispettare la quarantena al proprio figlio probabilmente se la comunicazione non sarà tempestiva per non dire immediata, anche il resto della famiglia rischierebbe di essere contagiato con conseguenze prevedibili soprattutto dal punto di vista lavorativo.
In questi giorni l’argomento sembra essere tra i più discussi nelle chat dei genitori, molti dei quali addirittura stanno rivalutando la didattica a distanza, non considerando abbastanza sicure ed efficaci le misure che saranno adottate a scuola. E voi cosa ne pensate?

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