L’ex terrorista Cesare Battisti ha cominciato lo sciopero della fame nel carcere di Oristano
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L’ex terrorista Cesare Battisti ha cominciato lo sciopero della fame nel carcere di Oristano. “Avendo esaurito ogni altro mezzo per far valere i miei diritti, mi trovo costretto a ricorrere allo sciopero della fame totale e al rifiuto della terapia”.
L’ex terrorista Cesare Battisti ha cominciato lo sciopero della fame nel carcere di Oristano.
“Avendo esaurito ogni altro mezzo per far valere i miei diritti, mi trovo costretto a ricorrere allo sciopero della fame totale e al rifiuto della terapia”. Lo scrive l’ex terrorista dei Proletari armati per il comunismo, Cesare Battisti, in una lettera inoltrata al suo legale, l’avvocato Davide Steccanella. Il legale chiarisce che Battisti da oltre 1 anno e mezzo è in isolamento diurno nel carcere di Oristano, isolamento “di fatto del tutto illegittimo (la pena dell’isolamento diurno a suo tempo inflitta era di sei mesi per cui è stata scontata a giugno 2019)”.
La missiva è stata riportata dall’Ansa: “La morsa del DAP (Dipartimento Amministrazione Penitenziaria) – scrive Battisti nella lettera – messa puntigliosamente in esecuzione dalla autorità del carcere di Oristano, ha resistito provocatoriamente a tutti i miei tentativi di far ripristinare la legalità, e la dovuta concessione dei diritti previsti in legge, ma sempre ostinatamente negati. A nulla sono valse le mie rimostranze scritte o orali rivolte a questa Direzione, al Magistrato di Sorveglianza, all’opinione pubblica. A Cesare Battisti – scrive ancora lo stesso Battisti, condannato all’ergastolo per 4 omicidi e arrestato nel 2019 dopo 37 anni di latitanza – non è nemmeno consentito sorprendersi se nel suo caso alcune leggi sono sospese: è quanto mi è stato fatto capire, senza mezzi termini, da differenti autorità”.
Per l’avvocato Davide Steccanella a Battisti si sta continuando ad applicare un isolamento in carcere illegittimo.
Cesare Battisti finora “nel corso della carcerazione subita ha dato prova di partecipazione all’opera di rieducazione, facendo, inoltre, registrare una condotta regolare”. Lo scrive il magistrato di Sorveglianza di Cagliari, Maria Cristina Lampis, nell’ultimo provvedimento con cui ha concesso all’ex terrorista dei Pac la liberazione anticipata, ossia i “45 giorni di riduzione pena” previsti per ogni semestre scontato in caso di buona condotta. Gli è stata concessa per i due semestri scontati da gennaio 2019 a gennaio 2020.
Per l’avvocato Davide Steccanella a Battisti si sta continuando ad applicare un isolamento in carcere illegittimo.
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Lo sapevate? A Tortolì vennero trovate 19 asce bronzee di epoca nuragica
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Il ritrovamento fu fatto all'interno del nuraghe, esattamente nello spazio compreso tra lo stipite sinistro dell’ingresso alla torre principale e il corridoio.
A Tortolì, nel 2010, presso la località San Salvatore, all’interno del complesso archeologico “S’Ortali de su Monti” furono rinvenute ben 19 asce di bronzo di epoca nuragica.
Il ritrovamento fu fatto all’interno del nuraghe, esattamente nello spazio compreso tra lo stipite sinistro dell’ingresso alla torre principale e il corridoio.
Le asce, a margini rialzati e tallone piatto, erano contenute nel fondo di un vaso di un grosso spessore che poggiava su una pietra piatta e disposte ordinatamente. Molto probabilmente rappresentavano uno strumento molto usato in Ogliastra nei rapporti di scambi commerciali tra le comunità che abitavano le zone costiere e quelle interne.
Dopo il ritrovamento, i preziosi reperti furono custoditi per pochi giorni nella sede dalla Guardia di Finanza ad Arbatax per preservarle dall’eventuale furto dei tombaroli, per poi essere affidate alla Sovrintendenza dei beni archeologici di Nuoro.
A Tortolì fecero ritorno temporaneamente, quando furono messe in mostra per la prima volta nella primavera del 2016, in occasione della manifestazione culturale Monumenti Aperti esposte presso l’ex Blocchiera Falchi.
Le asce rappresentano per tipologia e per forma uno strumento molto usato in Ogliastra nei rapporti di scambi commerciali tra le comunità che abitavano le zone costiere e quelle interne.
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