Mascherine pagate 36 centesimi e rivendute a 20 euro: l’enorme truffa scoperta a Bari

Quest’ultima le ha poi cedute agli enti sanitari con prezzi che andavano dai 18 ai 20 euro l’una.
Il Nucleo di Polizia economico-finanziaria di Bari – coordinato dalla Procura della Repubblica – ha scoperto una complessa manovra di speculazione: come riporta Il Messaggero, alcune società, conoscendo la mancanza di mascherine sul territorio, ne hanno comprate in grandi quantità a prezzi molto ridotti e le hanno rivendute a prezzi maggiorati sino al 4100%.
Una delle società sotto la lente d’ingrandimento, ad esempio, ha acquistato, a ottobre 2019, circa 127mila mascherine del tipo FFP3 e le ha rivendute a un’altra azienda – che rifornisce aziende sanitarie pugliesi –, al prezzo di 12 euro l’una.
Quest’ultima le ha poi cedute agli enti sanitari con prezzi che andavano dai 18 ai 20 euro l’una.

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