Settimana Santa in Ogliastra. Le celebrazioni del Vescovo Mura trasmesse dai social

Il vescovo Antonello celebrerà i Riti della Settimana Santa alternando le celebrazioni tra le due Cattedrali di Nuoro e di Lanusei. Ecco il calendario e come seguirlo
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Il vescovo Antonello celebrerà i Riti della Settimana Santa alternando le celebrazioni tra le due Cattedrali di Nuoro e di Lanusei, senza concorso di popolo, secondo un calendario e degli orari che permettano la partecipazione dalle proprie case, ma evitando la coincidenza – come faranno anche le parrocchie – con le celebrazioni di papa Francesco, quest’ultime trasmesse dai canali nazionali, Tv2000 in primo luogo.
Ecco il calendario e gli orari:
5 aprile, ore 10.00 / Domenica delle Palme: Cattedrale di Lanusei
9 aprile, ore 19.00 / Giovedì Santo: S. Messa della Cena del Signore, Cattedrale di Nuoro
10 aprile, ore 17.00 / Venerdì Santo: Celebrazione della Passione del Signore, Cattedrale di Lanusei
11 aprile, ore 20.00 / Sabato Santo: Veglia pasquale, Cattedrale di Nuoro
12 aprile, ore 10.00 / Domenica di Pasqua: Cattedrale di Lanusei
Sarà possibile seguire le celebrazioni in diretta collegandosi al sito dell’emittente Telesardegna, digitando l’indirizzo: www.telesardegna.net, o sintonizzando il proprio televisore sul canale 14 del digitale terrestre.
Le stesse celebrazioni potranno essere seguite in streaming anche da facebook sulla pagina de L’Ortobene e di Ogliastra Web e sulla radio dalle frequenze di Radio Barbagia.

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Dove si cela, in Sardegna, un portale che sembra una storia incredibile scolpita nel bronzo?

Ogni dettaglio racconta una storia, ogni figura sembra muoversi lentamente tra devozione e leggenda. Sapete dove si trova?
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Ai piedi del monte Ortobene, a Nuoro, si trova una chiesa che potrebbe sembrare moderna a un primo sguardo, ma che custodisce un intreccio di arte, storia e devozione che affascina chiunque varchi il suo portone. Parliamo della Madonna della Solitudine, edificata nel XX secolo per sostituire un più antico tempio del 1625. La chiesa fu progettata dal pittore nuorese Giovanni Ciusa Romagna (1907-1958) e completata nel 1959, ma è nell’apparato decorativo che si cela il vero tesoro.
Due grandi artisti sassaresi plasmarono la spiritualità in forme materiali: Gavino Tilocca e Eugenio Tavolara. Tilocca scolpì in marmo il rilievo della Madonna col Bambino nell’abside sopra l’altare maggiore, mentre Tavolara si occupò del portale, del crocefisso, dei candelabri, del tabernacolo e persino della Via Crucis. Le quattordici stazioni, inizialmente pensate in terracotta ma realizzate in bronzo, raccontano la Passione con figure primitiviste sospese su geometrie essenziali: linee rette e forme stilizzate che sembrano fluttuare nell’aria.
Ma è il portale in bronzo a una sola anta a catturare lo sguardo e la fantasia: al centro troneggia la Madonna della Solitudine, seduta in posa ieratica, con un’espressività che ricorda le icone bizantine. Tutt’intorno, una piccola epica di vita pastorale: pastori, greggi, animali, castelli, uomini e donne prendono forma in uno stile libero, organico, quasi fluttuante, tipico di Tavolara. Ogni dettaglio racconta una storia, ogni figura sembra muoversi lentamente tra devozione e leggenda.

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