“Oltre mille volte grazie!!!” si legge scritto sul profilo social della pagina del Comune di Jerzu.

“Una grande prova di sensibilità, altruismo, senso civico e ‘voglia di fare’ che inorgoglisce tutta la comunità!!! A Jerzu più persone hanno risposto all’appello informale a rendersi disponibili per realizzare le mascherine protettive in “tessuto non tessuto” (TNT) che il Comune ha fornito. In sole 48 ore sono state prodotte oltre 1000 mascherine!!!

Il Comune provvederà a fornirne una parte all’Ospedale di Lanusei che ne ha fatto richiesta, al nostro Poliambulatorio, alle associazioni jerzesi di volontariato (Croce Verde La Mimosa, Ha Cadahora, Le Grazie…), ​ al personale della cooperativa che garantisce il servizio di assistenza domiciliare e alle attività che in questo momento emergenziale devono garantire un servizio di apertura al pubblico per la vendita di beni essenziali.

Grazie di cuore, a nome di tutta la comunità, ​ a chi si è reso così disponibile ed in modo così efficace”.

Un problema urgente, in questo periodo di emergenza a causa del Covid-19, è senza dubbio la difficoltà di reperire mascherine.

In particolar modo, sono i sanitari a denunciare la carenza di questa tipologia di dispositivi di protezione individuale. Proprio questa categoria è impegnata in prima linea ad arginare la diffusione del contagio dell’epidemia di coronavirus.

A sopperire a questa mancanza ci ha pensato un gruppo di volontarie seuesi, che si sono unite in un’iniziativa lodevole.

Infatti hanno messo in piedi un vero e proprio laboratorio per il confezionamento di mascherine, rispettando le misure contenute nel dpcm.
Il dispositivo di protezione è stato distribuito immediatamente al medico di base, alle farmaciste, alle forze dell’ordine e ai commercianti del paese.
Oggi, in tarda mattinata, è avvenuta la prima consegna all’ospedale di Lanusei, con la donazione di alcune centinaia di mascherine.
Un grande gesto di altruismo da parte delle laboriose donne seuesi, a sostegno del nosocomio ogliastrino.
Così anche uno dei paesi più periferici rispetto all’ospedale di Lanusei ha voluto dimostrare il suo impegno in questa difficile emergenza.