Arzachena, no al patteggiamento per i genitori e la zia del bimbo segregato e maltrattato

Rifiutato il patteggiamento chiesto dai genitori e dalla zia del bambino segregato e maltrattato ad Arzachena: troppo pochi secondo il Tribunale i nove anni di pena massima che rischierebbero gli imputati
La Procura ha rifiutato il patteggiamento chiesto dai genitori e dalla zia del bambino segregato e maltrattato ad Arzachena: troppo pochi secondo il Tribunale i nove anni di pena massima che rischierebbero gli imputati, i genitori e la zia dell’11enne, con il patteggiamento.
I tre, che hanno già ammesso le proprie responsabilità, sono accusati di maltrattamenti e vessazioni nei confronti del piccolo, che per mesi ha vissuto in condizioni disumane finché non è riuscito, dalla “villetta degli orrori” in cui era tenuto segregato, a chiamare i carabinieri e chiedere aiuto.
Come riporta Gallura Oggi, sono accusati di sequestro di persona, maltrattamenti di varia natura, percosse e vessazioni psicologiche e ora si trovano agli arresti domiciliari, mente il bambino è stato affidato da tempo ad una struttura protetta dove è seguito da esperti.

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