Sul distaccamento della Polizia Stradale di Fonni da tempo soffia il vento della chiusura.

Contro questa paventata chiusura si sono schierati amministratori e cittadini di tutta la Sardegna, dopo aver appreso del piano di razionalizzazione della Polizia stradale programmato dal ministero dell’Interno che riguarderebbe 24 distaccamenti in tutta Italia e tra questi quello di Fonni, un tratto oltretutto molto pericoloso.

La Polstrada a Fonni è strategica per tutti i territori montani del centro Sardegna e si è alzato un coro unanime di dissenso nei confronti di questa novità, che tra l’altro aleggiava sulla nostra zona da anni.

Salvatore Deidda, deputato per FdI, ha già presentato un’interrogazione al Ministro dell’Interno chiedendo di non permettere questo ennesimo taglio in un territorio, quello di Barbagia e Nuorese, già messo in ginocchio da altri provvedimenti.

Non ci sarà un incontro con la commissaria alla Mobilità e ai Trasporti dell’Ue Adina Valean, nella tre giorni europea di Christian Solinas, volato a Bruxelles ufficialmente per partecipare al Comitato delle Regioni, ma sicuramente interessato ad affrontare il nodo continuità territoriale. Lo confermano fonti vicine alla Commissione Ue.

Si svolgerà solamente un incontro tra lo staff della commissaria e quello del gvernatore sardo per parlare della questione. Ma è nelle parole pronunciate venerdì dal portavoce della Commissione europea Stefan de Keersmaecker che si capisce la posizione ufficiale dell’Unione europea sulla continuità territoriale da e per la Sardegna, una posizione che richiama ai suoi doveri soprattutto il Governo italiano.

«Vorrei sottolineare che la Commissione ovviamente appoggia il sostegno alla connettività delle isole mediante obblighi di servizio pubblico ove necessario – ha detto de Keersmaecker -. La Commissione, in questa fase, dialoga con le autorità italiane in merito a questa particolare questione. Ciò che è cruciale per noi è che le autorità italiane organizzino questo sistema di obblighi di servizio pubblico in conformità con le norme dell’UE al fine di garantire un servizio stabile ai residenti in Sardegna. In questa fase non posso confermare una richiesta ufficiale di convalida dell’obbligo di servizio pubblico. Tuttavia, ciò che è importante è che il dialogo è in corso».