Serie D. Seconda sconfitta consecutiva del Lanusei che non prende punti sul campo del Trastevere (2-1). Eppure avrebbe meritato di più la squadra di Gardini (espulso), che ha disputato una bella gara, al contrario di domenica scorsa in casa contro il Vis Artena. Lanusei sotto causa un calcio di rigore realizzato da Lucchese.

Pareggio quasi immediato ad opera di Pagano. Il Lanusei sfiora più volte il vantaggio ma a passare sono nuovamente i locali alla mezz’ora della ripresa ad opera di Jajarol che regala il successo ai padroni di casa. Sul finale ogliastrini sfortunati con Ladu che coglie l’incrocio dei pali. Nel finale espulso come detto Gardini, troppo veemente la sua reazione ad un arbitraggio alquanto discutibile. Per il Lanusei terzultimo posto a quota 7 punti.

Promozione. Gioia Idolo, disperazione Tortolì. Finisce in gloria per l’Idolo il derby ogliastrino nel girone B di Promozione tra il Tortolì e gli arzanesi (0-1). I padroni di casa scendono in campo molli, senza convinzione e sempre sconfitti nei contrasti; di contro, gli ospiti meritano il successo creando molto e disputando una gara ordinata e gagliarda. Match deciso da Lamin che ribadisce in rete una corta respinta del portiere rossoblu su conclusione di Bonicelli. Tortolì che rimane nei bassifondi della classifica e ancora a 0 nella casella vittorie; Idolo che centra il quinto risultato utile consecutivo.

A Osini, tra boschi e corsi d’acqua poco battuti, si nascondono due piscine naturali capaci di far innamorare al primo sguardo: “Sa Piscina de’ Efigeddu” e “Su Caddargiu”. Luoghi così segreti da sembrare sospesi tra realtà e fantasia, dove il tempo sembra rallentare e il silenzio della natura avvolge ogni pensiero.

Su Caddargiu è un vero capolavoro della natura: circolare, profonda circa 4 metri e dall’acqua color smeraldo, è alimentata da un ruscello che le conferisce un continuo movimento. L’eccesso d’acqua di questa piscina, però, non rimane imprigionato qui: scivola giù formando Sa Piscina de’ Efigeddu, una gemma azzurra che sembra uscita da una cartolina, soprattutto nelle ore del mattino. I raggi del sole, filtrando tra le fronde degli alberi, trasformano l’acqua in un caleidoscopio di sfumature azzurre, rendendo ogni riflesso un piccolo miracolo visivo.

Raggiungere queste piscine non è impresa da poco: occorre attraversare un tratto di fiume con l’acqua che arriva all’altezza delle ginocchia, un piccolo “rito di passaggio” che rende l’immersione ancora più speciale. E come per tutti i tesori nascosti della Sardegna, la loro posizione esatta resta segreta, custodita per proteggerne l’incanto. Per chi desidera scoprirle in sicurezza, l’organizzazione “Alla Scoperta dei Tacchi” offre la guida giusta per vivere quest’esperienza unica senza rovinarne la magia.