Arresto Alberto Scanu, ex ad Sogaer, società di gestione dell’aeroporto di Cagliari. Come riporta Ansa, sarà interrogato domani mattina in carcere Alberto Scanu, arrestato sabato scorso dalla Guardia di Finanza per plurime bancarotte legate al fallimento di una decina di società, quasi tutte del ramo sanitario, di cui era amministratore o socio. La Procura gli contesta un ‘buco’ di 60 milioni di euro.

Subito dopo l’interrogatorio di garanzia, il difensore Rodolfo Meloni è pronto a presentare istanza di scarcerazione al Tribunale del Riesame. Sempre domani, ma negli uffici del Gip Giampaolo Casula, si terranno anche gli interrogatori della sorella dell’ex numero uno di Confindustria Sardegna, Laura Scanu, finita ai domiciliari assieme al commercialista cagliaritano Giovanni Pinna, difesi dagli avvocati Maria Chelo e Pietro Alberto Ippolito. A Milano, infine, sarà sentito per rotatoria, Valdemiro Giuseppe Peviani, il terzo indagato per il quale il giudice ha ordinato la custodia cautelare ai domiciliari.

Secondo l’accusa della finanza e del pm Giangiacomo Pilia, Alberto Scanu con la sorella e altri indagati (in tutto le persone coinvolte nell’inchiesta sono 12) avrebbero svuotato e poi fatto fallire una decina di società: trenta le imputazioni contestate tra bancarotta, semplice, fraudolenta, con distrazioni e altri reati. Nove le aziende fallite su cui hanno lavorato per due anni gli investigatori delle Fiamme Gialle, mentre su una decima gli accertamenti sono ancora in corso. Per la Procura, i passivi causati ammonterebbero complessivamente a 60 milioni di euro. L’inchiesta è direttamente collegata a quella sul crac da 13 milioni della Clinica Città di Quartu, dalla quale Scanu era uscito assolto. Gli uomini della Gdf hanno ricostruito passaggi societari e fallimenti di aziende a partire dal 2010, ritenendo che in molti casi Scanu e la sorella abbiano usato dei prestanome.

Un passo fondamentale per il territorio dell’Ogliastra è stato compiuto. A partire dal 30 ottobre, Tortolì può nuovamente contare sulla presenza stabile di un Giudice di Pace, un servizio di giustizia di prossimità che era stato fortemente richiesto e sostenuto dall’Amministrazione comunale.

Il presidio è stato ufficialmente inaugurato con l’immissione in funzione del dottor Marco Caddeo, il nuovo Giudice di Pace. Lunedì 4 novembre, si è tenuto l’incontro formale per suggellare l’avvio del servizio. il Sindaco Marcello Ladu ha accolto il dottor Caddeo alla presenza del Presidente del Tribunale di Lanusei, dottor Nicola Caschili.

L’attivazione dell’Ufficio del Giudice di Pace rappresenta un “importante servizio per la comunità”, come sottolineato dal Comune. Il presidio consentirà ai cittadini di Tortolì e delle aree limitrofe di usufruire di un servizio di giustizia più vicino, efficiente e immediatamente al servizio della comunità, riducendo i disagi logistici e accelerando la risoluzione di controversie minori.