Tortolì, recinzione nello sterrato di Orrì. Il Tar si è espresso sul ricorso presentato dal privato

La sentenza in oggetto accoglie il ricorso del privato in merito al provvedimento del Suape, facendo esclusivamente riferimento alla disciplina in materia di edilizia senza entrare nel merito di altre questioni
Il Tar Sardegna si è espresso sul ricorso presentato da un privato contro il provvedimento del Suape, con il quale nel mese di agosto 2017, veniva negata l’autorizzazione a realizzare una recinzione con relativi cancelli, nello sterrato della seconda spiaggia di Orrì, per la realizzazione di un’area parcheggi.
La sentenza in oggetto accoglie il ricorso del privato in merito al provvedimento del Suape, facendo esclusivamente riferimento alla disciplina in materia di edilizia senza entrare nel merito di altre questioni, come quella relativa alla proprietà dell’area o all’utilizzo pubblico della stessa (sulle quali vi è in corso un secondo processo dinnanzi al Tar).
Anche in questo procedimento amministrativo degli uffici di competenza, il Comune ha sempre agito nel rispetto dei diritti di tutti, operando nella legalità e nella massima trasparenza.

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Arbatax, la struttura di Batteria all’asta. L’idea dell’imprenditrice Sabrina Caredda

Il Comune di Tortolì ha di recente indotto una procedura per la vendita di un immobile di proprietà comunale, mediante asta pubblica, con il procedimento del pubblico incanto. Il fabbricato si trova in piazza della Vittoria, vicino al Parco Batteria ad Arbatax.
Il Comune di Tortolì ha di recente indotto una procedura per la vendita di un immobile di proprietà comunale, mediante asta pubblica, con il procedimento del pubblico incanto. Il fabbricato si trova in piazza della Vittoria, vicino al Parco Batteria ad Arbatax.
Su quella struttura l’imprenditrice arbataxina Sabrina Caredda ha delle idee: «Da anni penso che quello stabile sarebbe un perfetto centro di ritrovo pubblico. Un luogo dove i “ragazzi del muretto” arbataxini (e non solo) possano ritrovarsi a giocare a carte nelle giornate fredde invernali. Dove le anziane possano ritrovarsi i pomeriggi per trascorrere assieme ai giovani e ai nipoti qualche ora, tramandando loro antiche ricette o raccontando storie ed aneddoti. A quell’età soffrono di solitudine e sarebbe un bel modo per farle sentire ancora utili e per pensare ad un invecchiamento attivo».
«In quella struttura si potrebbe creare un centro come la storica ACR, dove i bambini imparavano a far qualcosa di utile, disintossicandosi dai cellulari e videogames. Uno spazio dove le associazioni di volontariato passano far base senza dover utilizzare i bar per indire una riunione o ritrovarsi a lavorare. Dispiace che si preferisca perdere un bene così prezioso. Sogno una Arbatax libera da recinzioni, pulita, curata, viva, bella ed accogliente. In primis per noi che ci viviamo e ce lo meritiamo, e poi per chi di Arbatax si innamora quando viene per la prima volta e desidera tornare di anno in anno»

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