“Vengo a trovarti”, Arzana protagonista del bellissimo progetto di integrazione tra bambini e anziani

"Vengo a trovarti": ad Arzana la bellissima iniziativa della scuola primaria.
Ad Arzana esiste un luogo dove gli anziani possono vivere come se fossero in famiglia.
La famiglia di “Casa Pirarba” dove le persone non sono ospiti ma protagoniste di una vita in comune, dove l’assistenza si trasforma in amore e affetto.
La seconda classe della scuola primaria porta avanti un interessante progetto di integrazione tra bambini e anziani. Indescrivibile la gioia che, gli uni e gli altri, provano nell’incontrarsi.
Due grandi risorse della comunità arzanese che passano del tempo assieme, le nuove generazioni e i nostri anziani, un connubio di vivacità e felicità assieme alla serenità e spensieratezza.
«Complimenti ai bambini e alle loro insegnanti e grazie ai gestori di “casa Pirarba” per il grande e importante lavoro svolto» ha affermato il sindaco Marco Melis sui social.

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(FOTO) Terminati i tornei di Storia Nuragica alle elementari di Arzana. Barbara Figus: «Spero di continuare questo progetto»

Tempo di bilanci, per Barbara Figus che ha inventato, partendo dal suo libro “Il viaggio di Elàu” – peraltro vincitore del concorso Faraglioni D’Ogliastra –, quest’occasione di gioco e conoscenza tra i più piccini.
Terminato anche il terzo Torneo di Storia Nuragica. Questa volta, a diplomarsi, i bambini di quinta.
Tempo di bilanci, per Barbara Figus che ha inventato, partendo dal suo libro “Il viaggio di Elàu” – peraltro vincitore del concorso Faraglioni D’Ogliastra –, quest’occasione di gioco e conoscenza tra i più piccini.
«Sono state tre bellissime giornate, tutte molto diverse. Ho incontrato nelle terze qualche difficoltà perché, avendo letto il libro a Pasqua, non ricordavano tantissimo i dettagli riguardanti la storia fantastica. La cosa spettacolare, però, è stata che invece i dettagli di storia sono rimasti loro impressi».
Figus ha dato un biglietto a ciascun bambino, in tutte e tre le giornate, per poter scrivere i propri pensieri riguardanti il libro. In questo modo, è stato possibile conoscere per filo e per segno il loro pensiero.
«Ho già le idee chiare qualora volessi fare un altro libro game. Ho capito che il genere letterario è piaciuto molto, lo hanno trovato interessante e coinvolgente. Per tutti loro era una novità, non avevano mai letto un libro così. Poi è piaciuto il fatto che parlasse della civiltà nuragica, cito le parole di un bimbo “in maniera avventurosa”. Ho anche capito che in base ai gusti di alcuni bimbi, dovrò fare giochi più complicati».
«Esperienza meravigliosa» chiarisce Figus «in ogni classe ho trovato accoglienza, calore e molta partecipazione. I bambini erano entusiasti di unire il gioco all’imparare. Pensare che il mio libro – che ha visto la luce da poco, prima giaceva in un cassetto sotto forma di scartoffie – abbia creato dei riscontri così positivi è bellissimo. Alcuni bambini hanno dichiarato a gran voce di averlo letto tre volte, è stata una grande soddisfazione sentire le loro parole».
A divertirsi, anche Emanuele Sagheddu – l’illustratore di “Il viaggio di Elàu” – che ha dedicato dei disegni ai bambini.
Figus si augura di poter riproporre il progetto anche in altre scuole: «I bambini si sono divertiti, hanno imparato la storia in modo alternativo, vorrei che tutto questo potessero provarlo anche i bambini degli altri paesi».
«Realizzazione personale a parte, mi è sembrato di tornare bambina, perché effettivamente mi sono divertita anche io a giocare con loro,» spiega «in più l’insegnante della quinta era la mia maestra di italiano delle elementari, dunque ieri sono affioranti tanti di quei ricordi che mi sono sentita bambina anche io. Ne approfitto per ringraziare non solo maestra Tonina, ma tutte le insegnanti (Giannina, Pina, Tommasina e Anna) per avermi dato la possibilità di realizzare questo progetto ludico».
CLASSI QUINTE:
CLASSI QUARTE:
CLASSI TERZE:

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