“Non potevano non sapere”: i pm chiedono 4 anni e mezzo per i vertici Aias di Decimomannu

Secondo le indagini all'interno della clinica i pazienti sarebbero stati maltrattati e sarebbero stati vittime di violenze fisiche e psicologiche.
«Non potevano non sapere ciò che accadeva». Con questa motivazione il pm Liliana Ledda ha chiesto quattro anni e sei mesi di condanna per Vittorio Randazzo e Sandra Murgia, direttore amministrativo e responsabile della clinica di Decimomannu, nel processo in corso sui maltrattamenti e le violenze subiti dai pazienti di quella struttura.
A riportare la notizia è il quotidiano L’Unione Sarda. I legali difensori di Randazzo e Murgia parleranno in Tribunale il 26 aprile prossimo. Nell’ambito dell’inchiesta, scaturita dalla denuncia di una lavoratrice, la prima parte del procedimento ha visto tre condanne e otto patteggiamenti nei confronti di altrettanti operatori.
Secondo le indagini all’interno della clinica i pazienti sarebbero stati maltrattati e sarebbero stati vittime di violenze fisiche e psicologiche. Nel gennaio del 2016 scattarono gli arresti domiciliari per una parte degli imputati.

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