Zedda, vicine le dimissioni da sindaco: farà opposizione a Solinas in consiglio regionale
Il sindaco di Cagliari viaggia verso le dimissioni dal ruolo. Il suo futuro, molto probabilmente, sarà all’opposizione in consiglio regionale
Massimo Zedda prosegue la sua avventura politica da sindaco di Cagliari o da consigliere regionale? Sono giorni di riflessione per l’ex candidato governatore del centrosinistra, assuntosi lo scorso ottobre l’onere di risollevare le sorti di un’area politica in difficoltà.
La conferma dei consensi nella sua città consiglierebbe di proseguire il percorso iniziato nel 2011. Avrebbe ancora i numeri per governare, una maggioranza salda ed una serie di lavori da portare avanti. Ma una sua permanenza non sarebbe esente da attacchi politici e personali. Soprattutto da una parte di elettorato che lo raffigurerebbe come “attaccato alla poltrona”: difficile contrastare comunicativamente una parte del centrodestra, legata soprattutto alla Lega di Matteo Salvini.
Allora il sindaco starebbe valutando seriamente le dimissioni. Questo gli consentirebbe di lavorare da leader dell’opposizione in consiglio regionale e di traghettare la sinistra sarda verso un possibile rilancio, dopo gli ultimi inefficaci cinque anni di governo Pigliaru.
Le conseguenze? Se in tanti sognano elezioni imminenti nel capoluogo sardo, in realtà la situazione potrebbe essere diversa: infatti la reggenza del Comune finirebbe nelle mani della vice sindaca Luisa Anna Marras per un anno, sostenuta dalla stessa maggioranza che ha appoggiato fin qui Zedda.
In questo caso, guadagnare tempo sarebbe utile per monitorare il mutamento politico in arrivo: sotto i riflettori ci sarebbero il primo anno della presidenza Solinas e gli effetti della manovra economica nazionale sulle sorti del governo giallo verde. Nei prossimi giorni si conoscerà la decisione ufficiale del sindaco che, per molti addetti ai lavori, è già certa.
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Indossava maglietta choc “Auschwitzland”: condannata a una multa di 9mila euro
La donna è stata condannata a pagare una multa di oltre 9mila euro.
Il 28 ottobre scorso si era fatta fotografare durante una manifestazione nostalgica della marcia su Roma svoltasi a Predappio (paese natale di Mussolini) con una maglietta recante la scritta “Auschwitzland” sullo sfondo di Disneyland, quindi con chiaro intento denigratorio dell’Olocausto. Selene Ticchi D’Urso è stata condannata a pagare una multa di 9.050 euro.
La donna, una militante di Forza Nuova (partito neofascista), era stata condannata dal Tribunale di Forlì a 4 mesi di reclusione per aver violato la Legge Mancino (apologia del fascismo). La pena è stata poi commutata nella multa.
Enorme fu l’indignazione scatenata da quella maglietta, in primis dell’Anpi che poi presentò l’esposto da cui è scaturita la condanna.
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