Bari Sardo, un tavolo tecnico permanente. Vertice tra il primo cittadino Ivan Mameli e gli amministratori di Abbanoa
Un tavolo tecnico permanente sugli investimenti e le criticità da risolvere nel servizio idrico integrato di Bari Sardo: è quanto è stato concordato durante la riunione che si è tenuta nei giorni scorsi nella sede di Abbanoa di Cagliari: erano presenti il sindaco Ivan Mameli, il consigliere comunale Cristian Barrili, l’amministratore unico di Abbanoa Abramo Garau e il direttore generale Sandro Murtas.
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Un tavolo tecnico permanente sugli investimenti e le criticità da risolvere nel servizio idrico integrato di Bari Sardo: è quanto è stato concordato durante la riunione che si è tenuta nei giorni scorsi nella sede di Abbanoa di Cagliari: erano presenti il sindaco Ivan Mameli, il consigliere comunale Cristian Barrili, l’amministratore unico di Abbanoa Abramo Garau e il direttore generale Sandro Murtas.
Numerosi i temi affrontati: dal piano degli interventi di efficientamento delle reti idriche e fognarie con tutta una serie di interventi da programmare all’adeguamento del sistema di approvvigionamento idrico del centro abitato con particolare attenzione alle nuove zone di espansione.
Soddisfazione da parte del sindaco Ivan Mameli: «Si tratta di opere che daranno una svolta positiva alla nostra comunità. Opere che Bari Sardo attende da tempo immemorabile. Ringrazio i vertici di Abbanoa: l’amministratore unico Abramo Garau e il direttore generale Sandro Murtas».
Dall’incontro è nata l’esigenza di tenere una linea di dialogo costantemente aperta per confrontarsi sui temi aperti e proseguire con un coordinamento tra i tecnici dei due enti per accelerare gli interventi da realizzare. Nelle prossime settimane sarà organizzato un incontro a Bari Sardo per affrontare più nel dettaglio i temi sul tavolo.
Si prosegue, quindi, sulla massima collaborazione che ha già portato a importati risultati per Bari Sardo. Nei mesi scorsi l’amministrazione comunale è rientrata in possesso delle aree del vecchio depuratore e dell’impianto di sollevamento di Sa Marina. Aree situate in una zona strategica a forte vocazione turistica per le quali il Comune ha in programma importanti investimenti.
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La sua pelliccia, ambita nel periodo tra gli anni 60 e 80 nel mondo della moda e del jet set ricorda quella del leopardo ma le sue dimensioni sono minori. Molto utilizzato anche nelle collezioni zoologiche e come animale da compagnia, è stato sequestrato in quanto detenuto in condizioni etologicamente non compatibili per la sua specie e privo della documentazione che ne comprovasse la legale acquisizione ai sensi della convenzione di washington-cites. L’esemplare è stato trasferito da personale specialistico dei Carabinieri CITES in un centro di recupero in provincia di Roma ove verrà messo in spazi più idonei in attesa di incontrare una femmina, magari proveniente da una analoga storia di sequestro.