Inizio di stagione amaro, per l’Antes Volley, nella gara d’esordio al campionato regionale di serie C femminile; le ragazze della società presieduta da Gian Tomaso Ferrai hanno ceduto con il netto risultato di 3 a 0 alle quotate galluresi della Pallavolo Olbia.

In realtà, la gara è stata estremamente equilibrata, con tutti i parziali terminati 25 a 23; inoltre, in alcuni fondamentali le biancorosse si sono dimostrate anche superiori alle olbiesi, capaci però di capitalizzare meglio i finali dei parziali in virtù della maggiore esperienza del gruppo, trascinate soprattutto da Bassu e Derosas.

Per Marci e compagne un po’ di amaro in bocca per il risultato di questo esordio, ma la consapevolezza di poter disputare un campionato di alto livello: come si pensava, questo campionato di serie C non sembra avere squadre nettamente superiori alle altre, anche se probabilmente il livello tecnico medio delle compagini partecipanti, sembra aumentato, così come l’altezza media di molte squadre.

Nel prossimo turno le ogliastrine andranno ancora fuori casa e affronteranno un altro impegno difficile, a Oristano, con l’Ariete. Le prossime avversarie hanno fallito la gara inaugurale, sconfitte 3 a 0, un po’ a sorpresa, dalla Sandalyon Quartu. La gara più interessante potrebbe essere quella di Olbia, dove si affronteranno le padrone di casa della Pallavolo Olbia e le sassaresi dell’Orion.

Bosa, arrestato un uomo per mesi di violenze sessuali sulla figlia minorenne dell’ex moglie.

Un uomo di quarantuno anni è stato arrestato questa mattina dai carabinieri di Bosa con l’accusa di aver commesso ripetute violenze sessuali sulla figlia minorenne della sua ex moglie.

L’arresto è avvenuto in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal Tribunale di Oristano su richiesta della Procura della Repubblica, a conclusione di un’indagine delicata e complessa.

Secondo la ricostruzione degli inquirenti, gli abusi sulla ragazzina si sarebbero verificati nell’abitazione dell’indagato in un arco temporale prolungato, compreso tra aprile 2024 e luglio 2025. Un periodo di tempo durante il quale la vittima ha vissuto un incubo silenzioso.

La svolta nel caso è arrivata quando la minorenne ha trovato il coraggio di confidarsi con la madre. La donna, immediatamente, si è rivolta ai servizi sociali, dando il via all’attivazione della rete di protezione e alle procedure legali necessarie.

I carabinieri di Bosa, sotto il coordinamento della Procura, hanno quindi avviato una meticolosa raccolta di elementi e testimonianze. Gli accertamenti eseguiti hanno permesso di far emergere gravi indizi di colpevolezza a carico del quarantunenne, prove che hanno convinto il giudice per le indagini preliminari a disporre l’ordinanza di custodia cautelare.

L’uomo è stato tratto in arresto questa mattina e condotto in carcere. Il tempestivo intervento delle forze dell’ordine e il coraggio della vittima hanno permesso di porre fine a una situazione di abuso che si protraeva da mesi.