Centro di gravità permanente del meltin pot culinario ogliastrino è senza dubbio il ristorante Il Faro, che del connubio culinario tra terra e mare ha fatto un vero e proprio marchio di fabbrica. Materie prime freschissime e di qualità sono alla base di primi e secondi piatti indimenticabili, così come la vista che si gode dal ristorante affacciato sul mare, dove gli occhi abbracciano tutta la meravigliosa Baia di Porto Frailis. Perché mangiare bene è importante (lo è anche la compagnia) ma alzare lo sguardo e vedere una meraviglia come questa rende il momento del pranzo e della cena davvero unico.

La vista mozzafiato sulla Baia di Porto Frailis

Il piatto forte della casa: il risotto alla pescatora

La Sardegna in generale e l’Ogliastra in particolare, si sa, sono state caratterizzate nel tempo dai contatti e dagli scambi tra diverse culture del Mediterraneo. Questa varietà si è riflessa nel tempo anche nel modo di cucinare e di mangiare degli ogliastrini, che a tavola spaziano dalle carni arrostite ai piatti di mare, dai piatti legati alla cultura contadina e pastorale a quelli figli della pesca in mare. Chiunque abbia soggiornato in Ogliastra almeno una volta sa che a tavola le possibilità sono tendenti all’infinito e che gli ogliastrini, tra spiedi e fornelli, fanno molto sul serio.

Tonno su un letto di olive e pomodorini freschissimi

Polpi, gamberi e cozze: il trio perfetto per l’antipasto di mare

A mezzogiorno, momento ideale per incontri di lavoro e pranzi in famiglia, il sole fa brillare la vegetazione che incornicia il locale, dove Roberto e Matteo, con la loro presenza carismatica, sapranno indicarvi i piatti del giorno e i vini migliori con i quali accompagnarli. «Scegliere bene il vino è importante esattamente quanto scegliere il piatto “giusto” e quindi cerchiamo di aiutare i nostri clienti ad esaltare primi e secondi con il giusto accompagnamento. Del resto, la nostra terra offre una varietà di buonissimi vini, il che ci rende facile il compito» spiega Roberto, da tempo alla guida del ristorante.

Chiacchierare dinnanzi al mare: what else?

Lo staff del Ristorante Il Faro

Lo sapevate? A Jerzu e Lotzorai è stata registrata la temperatura più alta di sempre a in Sardegna: 48,2°.

A Jerzu e Lotzorai, due centri dell’Ogliastra abituati ai silenzi assolati e alla quiete della natura, è stata registrata la temperatura più alta di sempre in Sardegna: 48,2 gradi centigradi. È accaduto nel luglio del 2023, un’estate che passerà alla storia come una delle più estreme mai vissute nell’Isola.

Lotzorai, il suo mare e gli isolotti

Un valore impressionante, che sfiora il limite della sopportazione umana, e che si è fermato a soli 0,6 gradi dal record assoluto europeo di 48,8°, raggiunto a Siracusa l’11 agosto del 2021. A certificare questo primato è il report ufficiale del SNPA – il Sistema Nazionale per la Protezione dell’Ambiente – nel documento “Il clima in Italia nel 2023”, un’analisi dettagliata sull’evoluzione climatica del nostro Paese, capace di restituire una fotografia precisa, dal quadro nazionale fino alle più minute realtà locali. I dati non lasciano spazio a dubbi: il caldo estremo è ormai una realtà anche per la Sardegna, che nel corso di quell’estate ha sperimentato l’intensità di un sole incandescente che ha trasformato le giornate in una lunga attesa del tramonto. Jerzu e Lotzorai, con i loro paesaggi tra colline e mare, hanno segnato il punto più caldo di tutta l’Isola, un simbolo evidente dei cambiamenti climatici che stanno riscrivendo le regole delle stagioni e ridisegnando la geografia del clima mediterraneo.