L’Idolo cerca la prima vittoria in Promozione. Derby Tertenia-Villagrande, occhio a Jerzu-Gemini. In Seconda, Triei-Atletico e Loceri-San Vito. Insidia Amatori per la Castor di Cantelmi.

Mister Alberto Piras

Quinta di campionato in Promozione, dove l’Idolo Arzana insegue la prima vittoria nella categoria, dopo un inizio di torneo con tre pareggi e una sconfitta, e l‘eliminazione dalla Coppa Italia per mano della Dorgalese, detentrice della coppa. Allo Sturrusè arriva una delle favorite per il salto di categoria, il Carloforte di Curreli e Recano.

Non se la passa molto bene nemmeno il Bari Sardo di Cannas, appaiato all’Idolo in classifica a 3 punti, assieme ad Selargius Vecchio Borgo e Quartu 2000. I bariesi sono reduci dalla sconfitta casalinga proprio contro il 2000 e domenica giocheranno ad Arborea, squadra a -1 proprio dai biancoblù.

In Prima (A), match di alta classifica tra lo Jerzu e la Gemini Pirri. I locali sono a quota 8 in classifica, reduci dalla bella prova di Sadali, e sperano nel sorpasso ai danni dei pirresi che comandano il girone proprio assieme al Sadali. Derby interessante a Tertenia tra i biancorossi e il Villagrande di Tore Mereu. La squadra di Salerno è partita bene, 8 punti in quattro gare, e giocherà serena contro gli ospiti che sicuramente si aspettavano di più da questo inizio di campionato. Villagrande che ha vinto la prima gara domenica scorsa contro il Villasor, e che si trova a 4 punti in classifica.

Non può sbagliare l’Osini di Porcu, zero punti in classifica, che ospita il Sestu; gara casalinga anche per l’Ilbono di bomber Marras e trasferta difficilissima per il Cardedu a Villasor. Gara delicata anche per la Baunese che ospiterà al Planedda il Cus Cagliari.

In Seconda (G) comanda il San Vito che sarà di scena a Loceri.
Trasferta insidiosa per la Castor in casa degli Amatori Jerzu, mentre spicca un interessantissimo Triei-Atletico. Il Perdas cerca continuità di risultati ospitando in casa l’Ulassai, il Selene ospita l’Ussassai e chiude il quadro US Lotzorai-Escalaplano.

Nel 1905, Max Leopold Wagner, celebre etnologo tedesco, scoprì a Tortolì la cottura “a carraggiu”. Durante un’escursione in bicicletta con il collega Eugen Burger, fu attirato dal bagliore di un fuoco e, temendo un incendio, si avvicinò: invece trovò una festa con balli sardi e musica di launeddas.

Wagner apprese che la carne, cucinata intera in una fossa sotterranea coperta di terra e rami, arrostiva lentamente sotto il fuoco secondo l’antica tradizione tortoliese.

Non si sa quale animale fosse, ma Wagner ne lodò il sapore, probabilmente assaggiandolo, restando affascinato da questo originale metodo di cottura.