Arte contemporanea, fino al 30 settembre al Museo diocesano di Lanusei la mostra “Philo Creator”

E’ stata inaugurata di recente, nella nuova ala del Mud’ – Museo Diocesano d’Ogliastra – in via Roma a Lanusei, l’esposizione filonarrativa di arte contemporanea dal titolo “Philo Creator”. Arte e racconto si intrecciano in un percorso che guida il
E’ stata inaugurata di recente, nella nuova ala del Mud’ – Museo Diocesano d’Ogliastra – in via Roma a Lanusei, l’esposizione filonarrativa di arte contemporanea dal titolo “Philo Creator”.
Arte e racconto si intrecciano in un percorso che guida il visitatore fra le geografie di Maria Lai, le sculture di Costantino Nivola, le pietre di Pinuccio Sciola, per spaziare – lungo un filo che si dipana e si riannoda quasi naturalmente – fra le nuove tinte di Antonio Corriga, i colori accesi della Sardegna tracciati di Aligi Sassu, l’astrattismo di Pietro Consagra, passando attraverso l’estro comunicativo di Guido Strazza, George Eielson e Cesare Saccenti.
La Sardegna e la Sicilia dell’arte contemporanea si raccontano attraverso fili e ponti gettati sul Mediterraneo e continuamente intessuti a creare nuove esperienze di confronto e di incontro.
Fortemente voluta dal vescovo Antonello Mura, in stretta collaborazione con l’ufficio diocesano per i Beni culturali, l’esposizione si avvale inoltre della profonda sinergia con la Fondazione Orestiadi di Gibellina, in provincia di Trapani, che opera a tutto campo nel Museo delle Trame Mediterranee, dove ceramiche, tessuti, gioielli e costumi testimoniano, ancora una volta – con un filo sottile eppure così forte – di ancestrali legami fra i popoli del mare nostrum. Connubio felice, quello fra le due maggiori Isole italiane, che rappresenta il punto di partenza per successive e proficue collaborazioni, in programma già dal prossimo anno.
Visitabile fino al 30 settembre 2017, la mostra colloca l’Ogliastra al centro del Mediterraneo, conferendo all’iniziativa Philo Creator – per l’alta caratura espressa dalle opere presenti – un respiro nazionale, pronta ad accogliere i maggiori intenditori e appassionati d’arte da tutta Italia.
Fonte: www.diocesidilanusei.it

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Squarciato il velo sull’identità di Banksy: una gaffe dell’amico ne svela l’identità

Il segreto in effetti è rimasto troppo a lungo e ha permesso che lo street artist più famoso al mondo fosse circondato da un alone di mistero degno di un giallo: ma ora forse è stato uno dei suoi più cari amici a svelare quello che tutti i suoi fan volevano sapere.
Qual’è il vero nome di Banksy? Chi si nascondo dietro al velo? Di lui si è sempre saputo fosse originario di Bristol ma niente più: ora Goldie, il guru producer drum and bass, in una recente intervista, si è fatto scappare un “Robert” di troppo. «Scrivi su una t-shirt “Banksy” in caratteri stondati e siamo a posto. Possiamo venderla. Senza mancare di rispetto a Robert, penso che sia un artista incredibile» ha detto la lingua lunga ai microfoni del podcast Disctraction Pieces condotto da Scroobius Pip. «Ha sconvolto il mondo dell’arte.»
Banksy quindi sarebbe Robert del Naja dei Massive Attack. Ora non resta che aspettare: Robert-Banksy uscirà allo scoperto?