ScienzaInGioco: 1º festival della scienza di Arzana
Primo festival della scienza ad Arzana, 25-28 maggio Il Festival Scientifico ogliastrino è una manifestazione all’insegna della scienza che, attraverso laboratori, conferenze, dibattiti, spettacoli e giochi, intende favorire nei partecipanti la conoscenza, approfondimento e apprendimento di temi scientifici attraverso l’uso
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Primo festival della scienza ad Arzana, 25-28 maggio
Il Festival Scientifico ogliastrino è una manifestazione all’insegna della scienza che, attraverso laboratori, conferenze, dibattiti, spettacoli e giochi, intende favorire nei partecipanti la conoscenza, approfondimento e apprendimento di temi scientifici attraverso l’uso di metodologie stimolanti e accessibili a tutti. L’evento formativo intende porre le basi per promuovere un interscambio tra diversi istituti, isolani e non, attraverso la creazione di una rete, che favorisca scambi ed arricchimento e crei e mantenga relazioni costruttive.
Offrendo agli studenti ospiti e ai rispettivi docenti e familiari pacchetti soggiorno per la durata della manifestazione da accordare con gli operatori del settore, si intende valorizzare l’economia locale e offrire un saggio dei manufatti e dei prodotti tipici.
I promotori del festival sono il Comune di Arzana e l’Unione dei Comuni dell’Ogliastra. Verranno coinvolti gli istituti scolastici I.I.S. Leonardo Da Vinci di Lanusei, l’Istituto Comprensivo di Lanusei, l’Istituto Comprensivo Grazia Deledda di Ilbono e l’Istituto Comprensivo Emilia Pischedda di Bari Sardo.
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Il critico d’arte Vittorio Sgarbi l’8 maggio ha festeggiato i suoi 65 anni in Laguna, dando un party per gli amici illustri e per l’occasione, in contemporanea con la Biennale di Venezia, organizzando la mostra “ Pro Biennale”, che ha visto come espositori un selezionato gruppo di artisti. Per questa edizione della mostra è stata scelta una location importante, il chiostro di San Francesco della Vigna.
«Lavoro con questi prodotti dismessi, sono interessata ai componenti elettronici per le loro proprietà estetiche, perché hanno una storia, un’usura, una provenienza rintracciabile. Diodi, condensatori, resistori vengono come attorializzati dalla fantasia» spiega l’artista 35enne tortoliese «Partire da questi componenti si costruisce un immaginario narrativo che viene tradotto in un universo coerente. Ho immaginato un pianeta terra sconvolto, resettato, dove l’uomo non esiste più, la vita è altro. Solo montagne, mari, fiumi, pietre e sabbia. Ma qualcosa in questa macabro scenario si muove: tutti gli esemplari della tecnologia elettronica diventano gli atomi di una nuova forma di vita: I Rotod».