9 maggio 1978. Muore ucciso dalla mafia Peppino Impastato

E’ il 9 maggio del 1978. A Cinisi, in provincia di Palermo, il trentenne giornalista e attivista Peppino Impastato muore sui binari della ferrovia del paese, dilaniato dall’esplosione di una carica di tritolo. La sua colpa? Essersi battuto, sin da
E’ il 9 maggio del 1978. A Cinisi, in provincia di Palermo, il trentenne giornalista e attivista Peppino Impastato muore sui binari della ferrovia del paese, dilaniato dall’esplosione di una carica di tritolo.
La sua colpa? Essersi battuto, sin da giovanissimo, contro la mafia. A dare l’ordine di uccidere Peppino è il capo di Cosa Nostra Gaetano Badalamenti, spesso bersagliato da Impastato durante il programma radio “Onda Pazza”.
Fa tappa a Lanusei la campagna contro i pericoli della rete “Una vita da social”

Prosegue con la terza tappa di Lanusei, la più importante e imponente campagna educativa itinerante denominata “Una vita da social”, realizzata dalla Polizia Postale e delle Comunicazioni, in collaborazione con il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca e con il Patrocinio dell’Autorità garante per l’infanzia e l’adolescenza, nell’ambito delle iniziative di sensibilizzazione e prevenzione dei rischi e pericoli della rete per i minori. L’appuntamento con gli studenti è fissato in piazza Donatori di sangue a partire dalle 9 .
Un progetto al passo con i tempi delle nuove generazioni, che nel corso delle tre edizioni precedenti ha raccolto un grande consenso: gli operatori hanno incontrato oltre 1 milione di studenti sia nelle piazze che nelle scuole, 106.125 genitori, 59.451 insegnanti per un totale di 8.548 Istituti scolastici, 30.000 km percorsi e 150 città raggiunte sul territorio e una pagina facebook con 108.000 like e 12 milioni di utenti mensili sui temi della sicurezza online.
E proprio a dicembre 2016, “Una Vita da Social”, è stata selezionata dalla Commissione europea tra le migliori pratiche a livello europeo.

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