Milano, foto provocatorie alla mostra Real Bodies. Tre ragazze rischiano denuncia per atti osceni e vilipendio di cadavere

Una “bravata” che costerà cara, quella delle tre amiche bolognesi di circa vent’anni che durante una visita alla mostra Real Bodies di Milano sono state beccate mentre si fotografavano in pose provocatorie, mimando gesti erotici inequivocabili e toccando i genitali di
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Una “bravata” che costerà cara, quella delle tre amiche bolognesi di circa vent’anni che durante una visita alla mostra Real Bodies di Milano sono state beccate mentre si fotografavano in pose provocatorie, mimando gesti erotici inequivocabili e toccando i genitali di uno dei corpi plastinati che fanno parte dell’esposizione.
La segnalazione di quanto stava avvenendo è partita da alcuni visitatori che si si sono rivolti al personale di reception. A lamentarsi è stata, in particolare, “una visitatrice che fa l’insegnante in un liceo milanese, rimasta un po’ interdetta di fronte al comportamento troppo esuberante di quelle ragazze che al suo passaggio nella sezione dedicata agli sport erano più volte scoppiate a ridere facendo gesti strani e nascondendosi imbarazzate fra i corpi plastinati mentre accennavano a scattarsi foto col telefonino”
Inizialmente le tre ragazze l’hanno presa un po’ alla leggera: “Non abbiamo spostato nulla, solo qualche foto e una palpatina qua e là” hanno detto scoppiando a ridere. Un atteggiamento fuori luogo, visto che le ragazze rischiano una denuncia per atti osceni in luogo pubblico, vilipendio verso i cadaveri e, in caso di pubblicazione delle foto, violazione del copyright che protegge dalla riproduzione le immagini dei corpi (sono 350 quelli in mostra, comprendendo anche gli organi).
Come hanno spiegato i vertici della società Venice Exhibition che ha allestito l’evento “fortunatamente le tre hanno acconsentito a fornirci le generalità e a cancellare dai loro telefonini tutte le foto scattate di cui abbiamo copia, con la promessa che, se una soltanto di queste immagini, o altre di questo genere sfuggite al controllo, dovesse venir pubblicata nei social network o dovunque, ritraendo i plastinati all’interno della mostra, partirà una denuncia contro di loro che avrà conseguenze”.

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Orani, corsa clandestina a cavallo tra le vie del paese: denunciati otto giovani dai carabinieri

Un episodio tanto spettacolare quanto pericoloso ha scosso la tranquillità di Orani, dove i Carabinieri della Stazione locale, sotto il coordinamento della Compagnia di Ottana, hanno denunciato otto giovani per aver organizzato una competizione ippica non autorizzata.
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Orani, corsa clandestina a cavallo tra le vie del paese: denunciati otto giovani dai carabinieri.
Un episodio tanto spettacolare quanto pericoloso ha scosso la tranquillità di Orani, dove i Carabinieri della Stazione locale, sotto il coordinamento della Compagnia di Ottana, hanno denunciato otto giovani per aver organizzato una competizione ippica non autorizzata.
La vicenda risale al pomeriggio del 13 ottobre, poche ore prima dell’inizio dei festeggiamenti in onore di San Daniele, quando un gruppo di ragazzi, tutti del posto e alcuni già noti alle forze dell’ordine, ha deciso di improvvisare una corsa a cavallo lungo le strade del paese. L’iniziativa, completamente priva di qualsiasi autorizzazione, si è trasformata in una situazione di grave pericolo per i partecipanti, per i numerosi cittadini presenti e per gli stessi animali coinvolti, costretti a correre in mezzo alle vie urbane, tra case, auto e passanti. La corsa, durata pochi minuti ma sufficiente a creare scompiglio e allarme tra gli abitanti, è stata rapidamente segnalata ai Carabinieri, che hanno avviato immediate indagini per individuare i protagonisti dell’episodio. Grazie a un’attenta attività investigativa, alla ricostruzione dettagliata del percorso compiuto dai cavalli e alla visione delle immagini registrate dalle telecamere di sorveglianza, i militari sono riusciti a identificare con precisione tutti i responsabili.
Gli otto giovani, tra cui quattro già con precedenti di polizia, sono stati così denunciati per la loro partecipazione alla gara clandestina. L’operazione rientra nel quadro dei costanti controlli del territorio effettuati dai Carabinieri, volti a garantire la sicurezza pubblica e a prevenire comportamenti che possano mettere in pericolo la collettività o gli animali. Il risultato ottenuto è frutto di una strategia di monitoraggio capillare e di una risposta tempestiva alle segnalazioni dei cittadini, che hanno consentito di accertare i fatti in tempi brevi. Il procedimento penale nei confronti degli indagati, seguito dalla Procura della Repubblica di Nuoro, è tuttora in corso nella fase delle indagini preliminari. La responsabilità dei giovani coinvolti sarà valutata nel successivo processo, durante il quale non si escludono ulteriori sviluppi investigativi o probatori, anche in loro favore. L’episodio, che ha destato sconcerto nella comunità oranese, riaccende il dibattito sul rispetto delle regole e sulla necessità di tutelare la sicurezza pubblica, ricordando che iniziative apparentemente goliardiche possono trasformarsi in eventi potenzialmente tragici, con conseguenze gravi non solo per chi le organizza, ma anche per chi, inconsapevolmente, ne subisce gli effetti.

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