Milano, foto provocatorie alla mostra Real Bodies. Tre ragazze rischiano denuncia per atti osceni e vilipendio di cadavere
Una “bravata” che costerà cara, quella delle tre amiche bolognesi di circa vent’anni che durante una visita alla mostra Real Bodies di Milano sono state beccate mentre si fotografavano in pose provocatorie, mimando gesti erotici inequivocabili e toccando i genitali di
canale WhatsApp
Una “bravata” che costerà cara, quella delle tre amiche bolognesi di circa vent’anni che durante una visita alla mostra Real Bodies di Milano sono state beccate mentre si fotografavano in pose provocatorie, mimando gesti erotici inequivocabili e toccando i genitali di uno dei corpi plastinati che fanno parte dell’esposizione.
La segnalazione di quanto stava avvenendo è partita da alcuni visitatori che si si sono rivolti al personale di reception. A lamentarsi è stata, in particolare, “una visitatrice che fa l’insegnante in un liceo milanese, rimasta un po’ interdetta di fronte al comportamento troppo esuberante di quelle ragazze che al suo passaggio nella sezione dedicata agli sport erano più volte scoppiate a ridere facendo gesti strani e nascondendosi imbarazzate fra i corpi plastinati mentre accennavano a scattarsi foto col telefonino”
Inizialmente le tre ragazze l’hanno presa un po’ alla leggera: “Non abbiamo spostato nulla, solo qualche foto e una palpatina qua e là” hanno detto scoppiando a ridere. Un atteggiamento fuori luogo, visto che le ragazze rischiano una denuncia per atti osceni in luogo pubblico, vilipendio verso i cadaveri e, in caso di pubblicazione delle foto, violazione del copyright che protegge dalla riproduzione le immagini dei corpi (sono 350 quelli in mostra, comprendendo anche gli organi).
Come hanno spiegato i vertici della società Venice Exhibition che ha allestito l’evento “fortunatamente le tre hanno acconsentito a fornirci le generalità e a cancellare dai loro telefonini tutte le foto scattate di cui abbiamo copia, con la promessa che, se una soltanto di queste immagini, o altre di questo genere sfuggite al controllo, dovesse venir pubblicata nei social network o dovunque, ritraendo i plastinati all’interno della mostra, partirà una denuncia contro di loro che avrà conseguenze”.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Tortolì, al via il progetto Scuola-Lavoro: gli studenti dell’Istituto IANAS in Comune

Un’opportunità per mettere in pratica competenze professionali, sviluppare autonomia e contribuire al funzionamento dei servizi comunali in un contesto reale.
canale WhatsApp
Il Comune di Tortolì e l’Istituto IANAS hanno avviato un nuovo progetto educativo che coinvolge le classi seconde e la classe terza del settore Accoglienza, offrendo agli studenti un’esperienza concreta e formativa nell’ambito dei percorsi Scuola-Lavoro.
A partire dal 16 dicembre, gli studenti saranno ospitati nella Casa Comunale e, fino a giugno 2026, si alterneranno nell’area dedicata all’accoglienza, fornendo supporto e assistenza ai cittadini. L’iniziativa rappresenta un’opportunità preziosa per mettere in pratica competenze professionali, sviluppare autonomia e contribuire al funzionamento dei servizi comunali in un contesto reale.

Ieri mattina, presso i locali della scuola, il Dirigente Scolastico Are, il Referente per le attività di Formazione Scuola-Lavoro Fabrizio Murru e l’Assessora alla Pubblica Istruzione Irene Murru hanno incontrato gli studenti che prenderanno parte al progetto nei prossimi sei mesi. L’assessora ha sottolineato l’importanza dell’iniziativa: «Consideriamo questo progetto una grande opportunità di crescita per i nostri giovani. Li accogliamo con piacere, certi che la loro presenza sarà un valore aggiunto per l’Ente».
Il Comune di Tortolì ha messo a disposizione spazi e competenze affinché il progetto potesse realizzarsi al meglio, nella convinzione che investire nei giovani significhi investire nel futuro della comunità. L’auspicio condiviso è che questa collaborazione possa proseguire nel tempo, consolidando un’esperienza di alto valore formativo e umano.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
