“Born to be”, la nuova provocazione di “Chessa Lab”
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Un nuovo e meritato traguardo per la chef sarda Vitalia Scano, che lo scorso 3 novembre ha ricevuto dalla Federazione Italiana Cuochi il prestigioso riconoscimento COCORUM, riservato a coloro che si sono distinti per il valore umano e sociale della loro cucina.
Un premio che va oltre la tecnica e l’eccellenza gastronomica, per celebrare chi fa della cucina un gesto di servizio, di cura, di umanità.
“Ci sono mani che raccontano più di mille parole. Mani che impastano, che nutrono, che accarezzano la vita silenziosa delle cucine, dove il tempo si misura in profumi e la memoria ha il sapore del pane caldo. Il 3 novembre ho ricevuto dalla Federazione Italiana Cuochi il riconoscimento COCORUM, e in questo gesto ho sentito il valore profondo di una cucina che serve, che cura, che costruisce comunità. È la cucina delle mense, degli ospedali, delle scuole… quella che non cerca applausi, ma sazia anime. Una cucina che è poesia quotidiana, fatta di dedizione e di amore. Dedico questo riconoscimento a tutte le mani che, come le mie, credono che anche una semplice minestra, se preparata con cuore, possa essere atto d’arte e di umanità.”
Le parole di Vitalia Scano racchiudono l’essenza di una filosofia gastronomica autentica e profondamente etica. La sua è una cucina che non si limita al gusto, ma diventa linguaggio di solidarietà e bellezza, uno spazio in cui ogni piatto racconta una storia di rispetto, accoglienza e memoria.
Con questo riconoscimento, la Federazione Italiana Cuochi rende omaggio non solo a una professionista di grande talento, ma a una donna che ha scelto di restituire valore al significato più vero del “nutrire”: quello che sfama il corpo e, insieme, scalda il cuore.

Vitalia Scano
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