La protesta dei cardiopatici ogliastrini sempre più eclatante: dopo lo sciopero dei farmaci salvavita i membri dell’associazione passano a quello della fame.
I cardiopatici ogliastrini dell’associazione “Amici del cuore”, affinché venga finalmente aperta la sala di emodinamica dell’ospedale di Lanusei, hanno deciso, come segno estremo di protesta, di passare allo sciopero dei farmaci salvavita e della fame. Ad oltranza.
La protesta, come deciso ieri dall’assemblea presieduta da Francesco Doneddu, ha avuto inizio stamane alle 7, nell’atrio del reparto di cardiologia del Nostra Signora della Mercede.
Totale l’appoggio all’iniziativa da parte del movimento “Giù le mani dall’Ogliastra”, che anche sui social sostiene la protesta dei cardiopatici: “Abbiamo illuminato il cielo per una notte, abbiamo abbracciato il nostro ospedale. Gli ogliastrini non ci stanno più a tenere la testa china davanti alle volontà di una politica affaristica e senza cuore. Da mercoledì 6 aprile daremo appoggio e solidarietà agli Amici del Cuore ogliastrini, che si apprestano ad affrontare una sfida alla quale sinceramente non credevamo che si dovesse arrivare! La non assunzione dei farmaci salvavita e lo sciopero della fame ad oltranza da parte dei componenti dell’associazione è un gesto di grandissimo significato. Il centro emodinamico, fondamentale per i cardiopatici ogliastrini, è pronto ma bloccato da chi sa quali becere manovre affaristiche e politiche. Vergogna! Possibile che si debba arrivare a gesti così estremi per poter ottenere qualcosa che ci spetta di diritto? Adesso sosteniamoli, andiamo tutti all’ Ospedale di Lanusei per dare appoggio a questa battaglia per il territorio e per la vita!”.
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