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Orani, corsa clandestina a cavallo tra le vie del paese: denunciati otto giovani dai carabinieri.
Un episodio tanto spettacolare quanto pericoloso ha scosso la tranquillità di Orani, dove i Carabinieri della Stazione locale, sotto il coordinamento della Compagnia di Ottana, hanno denunciato otto giovani per aver organizzato una competizione ippica non autorizzata.
La vicenda risale al pomeriggio del 13 ottobre, poche ore prima dell’inizio dei festeggiamenti in onore di San Daniele, quando un gruppo di ragazzi, tutti del posto e alcuni già noti alle forze dell’ordine, ha deciso di improvvisare una corsa a cavallo lungo le strade del paese. L’iniziativa, completamente priva di qualsiasi autorizzazione, si è trasformata in una situazione di grave pericolo per i partecipanti, per i numerosi cittadini presenti e per gli stessi animali coinvolti, costretti a correre in mezzo alle vie urbane, tra case, auto e passanti. La corsa, durata pochi minuti ma sufficiente a creare scompiglio e allarme tra gli abitanti, è stata rapidamente segnalata ai Carabinieri, che hanno avviato immediate indagini per individuare i protagonisti dell’episodio. Grazie a un’attenta attività investigativa, alla ricostruzione dettagliata del percorso compiuto dai cavalli e alla visione delle immagini registrate dalle telecamere di sorveglianza, i militari sono riusciti a identificare con precisione tutti i responsabili.
Gli otto giovani, tra cui quattro già con precedenti di polizia, sono stati così denunciati per la loro partecipazione alla gara clandestina. L’operazione rientra nel quadro dei costanti controlli del territorio effettuati dai Carabinieri, volti a garantire la sicurezza pubblica e a prevenire comportamenti che possano mettere in pericolo la collettività o gli animali. Il risultato ottenuto è frutto di una strategia di monitoraggio capillare e di una risposta tempestiva alle segnalazioni dei cittadini, che hanno consentito di accertare i fatti in tempi brevi. Il procedimento penale nei confronti degli indagati, seguito dalla Procura della Repubblica di Nuoro, è tuttora in corso nella fase delle indagini preliminari. La responsabilità dei giovani coinvolti sarà valutata nel successivo processo, durante il quale non si escludono ulteriori sviluppi investigativi o probatori, anche in loro favore. L’episodio, che ha destato sconcerto nella comunità oranese, riaccende il dibattito sul rispetto delle regole e sulla necessità di tutelare la sicurezza pubblica, ricordando che iniziative apparentemente goliardiche possono trasformarsi in eventi potenzialmente tragici, con conseguenze gravi non solo per chi le organizza, ma anche per chi, inconsapevolmente, ne subisce gli effetti.