Le pensiline degli autobus quartesi sono state prese di mira nella notte da un gruppo di vandali.

Nonostante fossero state sostituite di recente, con un certo dispendio di tempo e denaro, le pensiline del Ctm di Quartu hanno ugualmente conosciuto la furia vandalica di alcuni teppisti che, con il favore delle ore notturne, le hanno distrutte. Con delle spranghe hanno rotto i vetri delle cabinette e con lo spray hanno imbrattato e deturpato il luogo con scritte e disegni. I quartesi, purtroppo non nuovi a questo genere di episodi, sono esasperati. Racconta A. R., residente in Via Piemonte: “Siamo stufi di questi continui atti vandalici. Quartu potrebbe essere una città pulita e ordinata ma a causa di delinquenti come questi siamo costretti a vivere spesso nel disordine. Per non parlare dello spreco di denaro, visto che le pensiline erano nuove! Speriamo che le telecamere di sorveglianza abbiamo ripreso i colpevoli. Non ne possiamo più!”.

Gli episodi di vandalismo avvenuti a Quartu nella notte sono ora oggetto di indagine da parte delle forze dell’ordine locali.

Si è spento all’età di 87 anni il professor Natalino Deiana, dopo una lunga malattia. La notizia della sua scomparsa ha toccato profondamente la comunità di Tortolì, dove era conosciuto e stimato da tanti per la sua dedizione all’insegnamento e per il suo modo gentile e discreto di essere presente nella vita delle persone.

Il professor Deiana è stato per molti un punto di riferimento: un educatore appassionato, un uomo colto e riservato, capace di lasciare un segno profondo in chi lo ha incontrato, sia in ambito scolastico che nella vita quotidiana.

A piangerlo sono la moglie Graziella, i figli Sabrina con Giovanni e Giulia, Roberta e Andrea, il fratello Dino, i parenti e gli amici. La famiglia, in segno della generosità che ha sempre contraddistinto il professore, ha chiesto di non portare fiori ma di compiere opere di bene.

I funerali si terranno giovedì 3 luglio alle ore 17:00 nella chiesa di Sant’Andrea Apostolo a Tortolì. Sarà un momento per ritrovarsi e salutare insieme una persona che ha dato tanto alla sua città, con discrezione, impegno e cuore.