Tortolì. Si cercano i responsabili dell’attentato al gommista
Gli inquirenti continuano ad indagare sul raid incendiario ai danni del gommista tortoliese. I carabinieri della compagnia di Lanusei e della stazione di Tortolì, guidati dal capitano Danilo Cimicata e dal maresciallo Marcello Cangelosi, proseguono con le indagini. Obiettivo quello di
canale WhatsApp
Gli inquirenti continuano ad indagare sul raid incendiario ai danni del gommista tortoliese.
I carabinieri della compagnia di Lanusei e della stazione di Tortolì, guidati dal capitano Danilo Cimicata e dal maresciallo Marcello Cangelosi, proseguono con le indagini. Obiettivo quello di individuare i responsabili del raid incendiario che venerdì ha distrutto 1200 pneumatici, una barca, quattro auto e un furgoncino in una rimessa di Via Generale Toxiri a Tortolì, gestita dal gommista Marco Piras, già finito nel mirino degli incendiari lo scorso anno. Fortunatamente nella notte di venerdì le telecamere hanno ripreso l’accaduto, mostrando un giovane incappucciato che sparge benzina e olio sulle gomme e che fa poi partire il rogo nel piazzale del gommista. Gli inquirenti sperano di risalire presto all’identità di questa persona.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Ogliastra, allarme diabete: un abitante su otto convive con la malattia. La Asl: “Serve una rete integrata per assistere i pazienti”

Secondo i dati diffusi dalla Asl Ogliastra e aggiornati a luglio 2025, sono oltre 6.700 i pazienti in trattamento per questa patologia cronica.
canale WhatsApp
In Ogliastra il diabete mellito di tipo 2 è ormai una vera emergenza sanitaria: un abitante su otto ne è affetto. Secondo i dati diffusi dalla Asl Ogliastra e aggiornati a luglio 2025, sono oltre 6.700 i pazienti in trattamento per questa patologia cronica. Numeri che confermano un trend in costante aumento e che rispecchiano quanto denunciato anche dall’Organizzazione mondiale della sanità, che definisce il diabete una “pandemia silenziosa”.
Di fronte a un fenomeno in espansione, la Asl ha riunito nei giorni scorsi a Tortolì medici, operatori sanitari e specialisti per il corso di formazione dal titolo “La gestione del paziente critico con diabete mellito da parte di un team allargato: come orchestrare la multidisciplinarietà”, organizzato dalla Struttura complessa di Diabetologia e Malattie Metaboliche. L’incontro, ospitato nella sala conferenze del Centro di Salute Mentale, è stato l’occasione per fare il punto sulla situazione e discutere nuove strategie di presa in carico.
«Il nostro servizio segue oltre 6.700 persone affette da diabete mellito di tipo 2 – ha spiegato la dottoressa Gisella Meloni, direttrice della struttura –. È un problema enorme, in costante crescita, e per affrontarlo è fondamentale unire le forze tra medici, infermieri e personale amministrativo. Solo parlando lo stesso linguaggio possiamo offrire risposte efficaci».
Il diabete, sottolinea la dottoressa Meloni, è una patologia complessa e interdisciplinare, con ricadute importanti sul sistema cardiovascolare, renale e metabolico. «La chiave – ha aggiunto – è creare una rete diabetologica territoriale, una vera e propria équipe multidisciplinare che segua il paziente in modo coordinato. Questo modello consentirebbe di rendere più rapido e fluido l’accesso alle cure, migliorando la qualità della vita di chi convive con la malattia».
Durante il corso si è discusso anche delle nuove tecnologie per il monitoraggio glicemico – dai sensori digitali all’autocontrollo continuo – e della prescrizione dei farmaci innovativi oggi disponibili per il trattamento del diabete. A concludere i lavori, la presentazione di due casi clinici a cura dell’équipe della Diabetologia ogliastrina, esempi pratici dell’approccio integrato che la Asl intende adottare nel prossimo futuro.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
