Festa e solidarietà con protagonisti i bambini delle scuole dell’infanzia che hanno donato parte dei loro risparmi per contribuire a promuovere il tema delle adozioni a distanza.

Natale e solidarietà un binomio sempre più attuale. Per i bambini più fortunati le festività natalizie sono sinonimo di regali. Tanti, troppi, spesso anche non graditi. Ci sono però bambini nel mondo che non sanno dell’esistenza di Babbo Natale. Bambini che non hanno mai fantasticato perché i loro occhi sono sempre bene aperti su problemi troppo grandi come fame, povertà, sfruttamento, emarginazione e dove l’unico regalo sperato sarebbe quello di non andare a letto a stomaco vuoto o di andare a scuola anziché lavorare.

Un messaggio di speranza per i piccoli del terzo mondo è arrivato anche quest’anno da Bari Sardo dove con l’ottava edizione del Villaggio di Babbo Natale gli organizzatori in collaborazione con l’AVSI (associazione volontari per il servizio internazionale) hanno promosso il tema delle adozioni a distanza di alcuni bambini del Kenia. Protagonisti del “Villaggio”, che nelle due giornate del 20 e 21 dicembre ha ospitato più di quattromila visitatori, sono stati come di consueto gli alunni delle scuole dell’infanzia e delle elementari di alcuni centri ogliastrini, che hanno offerto i propri risparmi per aiutare e sostenere i loro coetanei meno fortunati. Soddisfatti gli organizzatori per la grande partecipazione ad una manifestazione che di anno in anno sta riscuotendo non solo a Bari Sardo ma nell’intera provincia sempre più consensi.

Un momento di incontro, partecipazione e dialogo. Così il sindaco di Tortolì, Marcello Ladu, ha descritto la giornata trascorsa insieme alla comunità senegalese del territorio, una presenza radicata e attiva da molti anni.

“Con grande piacere, insieme a una delegazione di amministratori comunali, ho vissuto un momento speciale di integrazione e condivisione”, ha dichiarato il primo cittadino. Ladu ha raccontato di aver partecipato a una giornata conviviale in cui ha potuto conoscere e apprezzare i prodotti tipici della tradizione senegalese e vivere un clima di autentica partecipazione.

L’evento è stato anche l’occasione per l’elezione del nuovo rappresentante dell’associazione Senegalesi a Tortolì, Ndia Sall Ki, un passaggio che — sottolinea il sindaco — “segna l’avvio di un rapporto di collaborazione reciproca, che nel rispetto delle proprie prerogative contribuirà a rafforzare il percorso di inclusione della comunità senegalese su tematiche condivise”.

Ladu ha voluto rimarcare il ruolo centrale e positivo che la comunità senegalese ricopre da anni nella vita cittadina: “È una delle realtà più importanti e si è sempre contraddistinta per serietà, correttezza, integrazione e laboriosità”.