Il Canile di Tortolì è online. Tanti ospiti in cerca di casa
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Tra le tante immagini che compongono il murale dei record di Franco Mascia a Tortolì, ce n’è una che colpisce in modo particolare per la sua forza evocativa: delle mani che chiudono con cura i culurgiones, il primo piatto tipico per eccellenza dell’Ogliastra. Un dettaglio che va ben oltre la semplice rappresentazione gastronomica, perché racchiude in sé la memoria, l’identità e il valore delle tradizioni tramandate di generazione in generazione.
Il murale, realizzato nella zona industriale di Tortolì, è una vera e propria opera monumentale: 432 metri di pittura che raccontano, attraverso figure e simboli, la storia della città e le persone che ne hanno segnato la crescita. In questo immenso racconto visivo, le mani che modellano la pasta diventano il simbolo della sapienza femminile, della quotidianità domestica e dell’orgoglio di una comunità che si riconosce nei suoi gesti più autentici.
Per questo il murale di Mascia ha scelto di raccontarli: perché nelle pieghe della pasta si riflette l’anima di un intero territorio.
Così, accanto ai volti, alle scene storiche e agli omaggi a chi ha contribuito allo sviluppo di Tortolì, il dettaglio delle mani che chiudono i culurgiones ci ricorda che l’identità di un popolo si costruisce anche a tavola, nei gesti quotidiani che diventano memoria collettiva.