Terzo anno sulla panchina dell’Idolo Arzana per Simone Podda. Per gli arzanesi, il prossimo campionato sarà il settimo consecutivo in Prima categoria. Preparazione iniziata il 18 agosto, tra volti nuovi e vecchie facce. “Obiettivo migliorare il risultato della scorsa stagione”.

“Gli obiettivi sono sempre i soliti di ogni inizio stagione – esordisce mister Podda – buoni propositi e cercare di migliorare sia come gruppo che come risultati. Quest’anno abbiamo cambiato parecchie cose rispetto allo scorso anno, dal presidente ai giocatori. Sono andati via Marco Cuboni, Marco Caria, Matteo e Davide Arras, mentre sono rimasti però oltre al gruppo “storico”di Arzana, giocatori fondamentali per il nostro progetto come Mauro Arras Matteo Rubiu Andrea Pili e Simone Salis. Per quanto riguarda i nuovi, sono arrivati tre giocatori importanti e con caratteristiche tecniche e umane importanti che ci faranno fare un ulteriore salto di qualità: Bibo’ (Francesco Boi ndr) rappresenta un graditissimo ritorno, Murreli e Demurtas giocatori con esperienze in categorie superiori”.

“Il nuovo presidente è Andrea Nieddu, mentre entra a far parte dello staff tecnico Tonino Ibba, grande acquisto e nuovo preparatore dei portieri. Il campionato sarà duro con ottime squadre quali Castor, Quartu 2000 e Barisardo indicate come le favorite. Però si sa che sarà il campo a essere giudice supremo che darà i veri valori delle squadre.  Sicuramente a Cagliari ci sarà qualche squadra oltre il Quartu 2000 che lotterà fino alla fine: la Ferrini Quartu di Panarello, tecnico di grande qualità, il Vecchio Borgo Sant’Elia, che da quanto si dice sta facendo un’ ottima campagna di rafforzamento, e l’Orione di Puddu, che ha piazzato quattro colpi da fanta-mercato. Anche in Ogliastra ci saranno partite dure, ad esempio contro il  Villagrande di Cannas e lo Jerzu di mister Orru’; partite difficili sicuramente, ma bellissime da giocare. La cosa principale sarà comunque avere un gruppo unito e che lavori al massimo. Quello che l’Idolo negli ultimi quindici anni ha sempre avuto, rappresentando la vera forza di questa società.”

Nel cuore dell’Ogliastra c’è una bambina che non gioca solo con le bambole, ma che ha imparato a leggere il linguaggio segreto delle code che scodinzolano e delle fusa. Si chiama Yvette, è nata nel 2021 e, nonostante la sua tenerissima età, è già diventata un simbolo di speranza: è lei la volontaria più piccola del territorio.

Yvette non è diventata un’attivista per caso: è quella che si definisce una “figlia d’arte”. Cresciuta tra le braccia di Gianluca Mancuso e Yuana Sodde, pilastri del volontariato locale che hanno dedicato la loro esistenza al salvataggio di cani e gatti maltrattati, abbandonati o malati, la piccola ha assorbito l’amore per il prossimo come fosse ossigeno.

Yvette con la mamma Yuana

Ma attenzione: non si tratta di un’eredità imposta. “L’abbiamo sempre lasciata libera di decidere,” racconta con orgoglio papà Gianluca. “Non l’abbiamo mai forzata a seguire il nostro impegno. Ma quando una passione è innata, c’è poco da fare. Yvette è nata con questo fuoco dentro.”

Per Yvette, la sofferenza animale non è un tabù, ma una chiamata all’azione. La si vede spesso accompagnare mamma e papà durante i delicati momenti delle adozioni, o china sui tappetini dei cani più anziani e malati che la famiglia accoglie in casa per le cure.

La sua non è solo presenza, è partecipazione attiva. Gianluca scherza su un dettaglio che la dice lunga sul carattere della piccola: “Se non la chiamiamo quando è il momento di dare la pappa a tutta la ciurma, dovreste vedere come si arrabbia!”. Yvette conosce i ritmi, le esigenze e i farmaci; sa chi ha bisogno di una carezza in più e chi, invece, preferisce il silenzio. “È un’empatia che ha nel sangue,” prosegue il papà. “Comunica con i quattro zampe come se fossero suoi fratelli, come se lei stessa fosse parte integrante del branco.”

Yvette con papà Gianluca e Pollicino, alla cui storia è stato dedicato un libro i cui ricavi vanno in beneficenza

La storia di Pollicino, il cucciolo che vegliava la mamma morta nelle campagne sarde, diventa un libro illustrato

Mentre la società spesso fatica a insegnare il rispetto per il diverso e per il più debole, Yvette sembra aver già completato il suo percorso di studi in umanità. Per lei, la missione è naturale come respirare.

Gianluca e Yuana guardano al futuro con serenità: “Sarà lei a decidere cosa fare da grande. Noi sappiamo solo che dagli animali abbiamo tutto da imparare ogni giorno: fedeltà, libertà e, soprattutto, quell’empatia pura che Yvette ha già fatto sua”.

In un mondo che corre, la storia della piccola volontaria dell’Ogliastra ci ricorda che la gentilezza non ha età e che, a volte, i maestri più grandi sono proprio i più piccoli.