Il carico sporge e la sua Ape si incastra. Pensionato in ospedale
Pinuccio Mascia, pensionato tortoliese, ieri pomeriggio è stato ricoverato all’ospedale Nostra Signora della Mercede di Lanusei dopo un incidente che lo ha visto coinvolto con la sua Ape 50. Mascia avrebbe imboccato la Via Siotto Pintor a Tortolì senza
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Pinuccio Mascia, pensionato tortoliese, ieri pomeriggio è stato ricoverato all’ospedale Nostra Signora della Mercede di Lanusei dopo un incidente che lo ha visto coinvolto con la sua Ape 50.
Mascia avrebbe imboccato la Via Siotto Pintor a Tortolì senza badare al cartello che segnala chiaramente il divieto di passaggio per i veicoli troppo alti o con carico sporgente. Così, il tavolone che portava nel rimorchio del suo piccolo mezzo, un’Ape 50, è rimasto incastrato sotto la volta del vecchio ponte della ferrovia. Dopo l’urto con l’arcata in cemento armato, i frammenti di vetro nei quali si è subito frantumato il parabrezza, lo hanno ferito al volto. Inoltre, a causa del violento impatto col tettuccio, il 63enne ha riportato un trauma cranico.I soccorsi sono stati prontamenti allertati dai residenti del rione Santa Lucia. Il pensionato versa ora in condizioni stabili.
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Sapevate che a Osini ci sono due piscine naturali bellissime e quasi segrete?

A Osini, tra boschi e corsi d’acqua poco battuti, si nascondono due piscine naturali capaci di far innamorare al primo sguardo. Oggi vi raccontiamo tutto
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A Osini, tra boschi e corsi d’acqua poco battuti, si nascondono due piscine naturali capaci di far innamorare al primo sguardo: “Sa Piscina de’ Efigeddu” e “Su Caddargiu”. Luoghi così segreti da sembrare sospesi tra realtà e fantasia, dove il tempo sembra rallentare e il silenzio della natura avvolge ogni pensiero.
Su Caddargiu è un vero capolavoro della natura: circolare, profonda circa 4 metri e dall’acqua color smeraldo, è alimentata da un ruscello che le conferisce un continuo movimento. L’eccesso d’acqua di questa piscina, però, non rimane imprigionato qui: scivola giù formando Sa Piscina de’ Efigeddu, una gemma azzurra che sembra uscita da una cartolina, soprattutto nelle ore del mattino. I raggi del sole, filtrando tra le fronde degli alberi, trasformano l’acqua in un caleidoscopio di sfumature azzurre, rendendo ogni riflesso un piccolo miracolo visivo.
Raggiungere queste piscine non è impresa da poco: occorre attraversare un tratto di fiume con l’acqua che arriva all’altezza delle ginocchia, un piccolo “rito di passaggio” che rende l’immersione ancora più speciale. E come per tutti i tesori nascosti della Sardegna, la loro posizione esatta resta segreta, custodita per proteggerne l’incanto. Per chi desidera scoprirle in sicurezza, l’organizzazione “Alla Scoperta dei Tacchi” offre la guida giusta per vivere quest’esperienza unica senza rovinarne la magia.
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