Il carico sporge e la sua Ape si incastra. Pensionato in ospedale
Pinuccio Mascia, pensionato tortoliese, ieri pomeriggio è stato ricoverato all’ospedale Nostra Signora della Mercede di Lanusei dopo un incidente che lo ha visto coinvolto con la sua Ape 50. Mascia avrebbe imboccato la Via Siotto Pintor a Tortolì senza
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Pinuccio Mascia, pensionato tortoliese, ieri pomeriggio è stato ricoverato all’ospedale Nostra Signora della Mercede di Lanusei dopo un incidente che lo ha visto coinvolto con la sua Ape 50.
Mascia avrebbe imboccato la Via Siotto Pintor a Tortolì senza badare al cartello che segnala chiaramente il divieto di passaggio per i veicoli troppo alti o con carico sporgente. Così, il tavolone che portava nel rimorchio del suo piccolo mezzo, un’Ape 50, è rimasto incastrato sotto la volta del vecchio ponte della ferrovia. Dopo l’urto con l’arcata in cemento armato, i frammenti di vetro nei quali si è subito frantumato il parabrezza, lo hanno ferito al volto. Inoltre, a causa del violento impatto col tettuccio, il 63enne ha riportato un trauma cranico.I soccorsi sono stati prontamenti allertati dai residenti del rione Santa Lucia. Il pensionato versa ora in condizioni stabili.

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Le foto. Marina di Cardedu: un elegante chiurlo si gode gli ultimi scampoli d’estate

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Nelle foto scattate da Anna Demurtas alla Marina di Cardedu è stato immortalato un elegante esemplare di chiurlo maggiore, uno degli uccelli limicoli più grandi d’Europa.

Foto di Anna Demurtas
Questo uccello si riconosce subito per il lungo becco ricurvo verso il basso, le zampe sottili e allungate e il corpo robusto ma slanciato. Il piumaggio è bruno screziato, più chiaro sul ventre, con sfumature rossicce sul becco e zampe grigio-verdastre. Può raggiungere i 57 cm di lunghezza e pesare fino a 900 grammi. In volo appare elegante, con battiti d’ala ampi e regolari.

Foto di Anna Demurtas
Il chiurlo vive in ambienti costieri, come spiagge, lagune, estuari e zone fangose, dove trova cibo facilmente. La sua dieta è varia: si nutre di vermi, insetti, molluschi e talvolta anche di sostanze vegetali, che cattura infilando il becco nel terreno. È un animale piuttosto timido e vive in gruppi di medie dimensioni.

Foto di Anna Demurtas
Negli ultimi dieci anni, la popolazione svernante di chiurli in Italia si è dimezzata. Gli unici luoghi sicuri restano le aree protette, dove l’attività venatoria non li disturba. Purtroppo, i chiurli devono fare i conti con diversi fattori di minaccia: la bonifica delle zone umide, l’alterazione dei laghi, l’inquinamento delle acque e la crescente pressione delle attività umane.

Foto di Anna Demurtas
Questo avvistamento alla Marina di Cardedu non è solo una curiosità naturalistica, ma anche un promemoria della necessità di tutelare ambienti fragili e preziosi, fondamentali per la sopravvivenza di specie come il chiurlo maggiore.

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