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Una situazione fuori controllo, con gravi violazioni del benessere animale e una gestione inadeguata: è quanto emerge dalla denuncia firmata dall’onorevole Susanna Cherchi del Movimento 5 Stelle, insieme ad alcune attiviste del territorio, sulla condizione della struttura di Monte Muradu a Macomer, “Mondo Cane”. In uno dei casi segnalati, sei metri quadrati di box ospitano fino a cinque cani di grossa taglia, un dato che da solo basta a descrivere l’emergenza.
“Come volontari impegnati quotidianamente contro il randagismo e i canili lager in Sardegna, denunciamo pubblicamente una situazione ormai insostenibile. Insieme all’attivista Paolo Bernini e all’onorevole Susanna Cherchi, stiamo portando avanti una battaglia per la trasparenza, il rispetto degli animali e una gestione dignitosa dei rifugi”, raccontano gli attivisti.
“Proprio pochi giorni fa, una visita al canile di Macomer, in provincia di Nuoro, ha confermato i nostri timori: sovraffollamento, condizioni igienico-sanitarie precarie, e numeri scoraggianti sulle adozioni. Un quadro inaccettabile, che mette in discussione non solo la qualità della vita degli animali ospitati, ma anche la responsabilità delle istituzioni coinvolte”. Qui il VIDEO.
L’onorevole Cherchi ha già depositato una proposta di legge per l’istituzione di una Commissione parlamentare di inchiesta sul fenomeno del randagismo e sulla gestione di canili, gattili e dei servizi veterinari delle aziende sanitarie locali. La Commissione avrà il compito di: mappare i canili e i gattili presenti sul territorio nazionale; verificare eventuali condanne o denunce per maltrattamento a carico dei gestori; indagare su collegamenti con reati patrimoniali o criminalità organizzata; accertare eventuali responsabilità delle amministrazioni locali e dei servizi veterinari pubblici nei casi di mala gestione.
Durante l’ispezione a Macomer, accompagnata dalle attiviste Antonella Pisanu, Lisa Saba e Rossella Fois, Cherchi ha annunciato di voler informare la Procura di Nuoro sulle discrepanze tra quanto dichiarato dall’ASL 3 via PEC e la realtà riscontrata sul campo. Inoltre, sarà presentata un’interrogazione parlamentare al Ministro della Salute, chiedendo interventi urgenti per ristabilire condizioni di vita dignitose per gli animali detenuti.
“Questa è solo una delle tante battaglie che stiamo portando avanti per un cambiamento reale. Gli animali non hanno voce, ma noi sì. E continueremo a usarla, forte e chiara”, concludono.