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Nel cuore di Macomer, lungo le strade del Marghine, si trova un’opera che unisce arte urbana e memoria letteraria: il murale dedicato a Grazia Deledda, premio Nobel per la Letteratura nel 1926. Realizzato nel 2019 dall’artista Skizzo, il dipinto celebra la scrittrice nuorese e il suo profondo legame con la terra sarda.
Il murale ritrae il volto intenso di Grazia Deledda, avvolto da cromie forti e simboliche, che dialogano con l’ambiente circostante. Accanto all’immagine, campeggiano alcuni dei suoi versi più celebri, tratti dalle pagine che meglio raccontano la Sardegna come anima e destino:
«Siamo il regno ininterrotto del lentisco,
delle onde che ruscellano i graniti antichi,
della rosa canina,
del vento, dell’immensità del mare.»
E ancora:
«Siamo una terra antica di lunghi silenzi,
di orizzonti ampi e puri, di piante fosche,
di montagne bruciate dal sole e dalla vendetta.»
Queste parole, scolpite nel cemento colorato della città, restituiscono la potenza lirica di Deledda e la sua capacità di trasformare il paesaggio sardo in mito universale. Un invito a riscoprire le radici, a riconoscere la forza primordiale della natura isolana e il legame profondo tra letteratura e identità.
Il murale di Macomer diventa così una tappa imprescindibile per chi vuole avvicinarsi alla figura di Grazia Deledda, ma anche un segno tangibile della vitalità culturale della Sardegna, capace di intrecciare tradizione e linguaggi contemporanei.