Asd Lanusei

Il Tortolì ne fa sette. Jerzu brinda. Il Tertenia si complica la vita.

Il Lanusei schianta la Masullese (5-0) e vince il campionato di Promozione, conquistando l’Eccellenza con una giornata d’anticipo. Grandissima stagione per i ragazzi di Loi, che dopo qualche problemino iniziale, è salito in vetta senza abbandonarla più. Successo rotondo anche per il Tortolì (1-7) a Orroli e play off in tasca, con la possibilità di giocare in casa la gara secca contro il Ploaghe o il Ghilarza, appaiate al secondo posto nel girone B.

In Prima, ennesima vittoria del San Vito (3-2) alla Baunese. Vince ancora il Girasole (2-1 al Decimo) : Muggianu e Giolitti firmano la tredicesima vittoria consecutiva in casa. Bella vittoria casalinga anche per la Castor sul Cardedu ( 4-0). Vince e si salva il Cannonau che sul neutro di Gairo, supera per 4-2 il Villagrande già in vacanza. Pari (0-0) tra Idolo e Capoterra, mentre il Triei liquida il Barisardo (4-1) e ora aspetta di sapere chi tra Decimo e Gemini, sfiderà a Sa e Fenu, in gara secca per la permanenza in Prima categoria.

Nel campionato di Seconda categoria, festeggia la vittoria del campionato il Gennargentu Desulo ( 4-2 alla Ilbono). Stop per il Seui (2-1 a Gadoni) e per il Loceri (2-1 a Ollolai). Sconfitte anche per il Lotzorai ad Atzara (4-2) e per il Talana a Tonara (4-2) .Vittoria e salvezza per il Perdasdefogu,che rifila sei gol al Sorgono (6-0). Brutta sconfitta per il Tertenia che cade a Seulo per 1 a 0, complicando la propria corsa verso la salvezza diretta.

Nei primi decenni del secolo scorso nelle campagne di Perdasdefogu, fu scoperto un vero e proprio tesoro punico.

Infatti in un nascondiglio, vennero alla luce quasi 800 monete cartaginesi che il dottor Toselli – medico condotto del paese all’epoca – vendette al Museo di Cagliari, come scrisse in un resoconto l’archeologo Taramelli.

Nello documento dell’accademico viene sottolineato che quasi la totalità delle monete erano state coniate in Sardegna, mentre la restante parte a Cartagine e in Sicilia. Inoltre insieme al denaro punico, vi erano anche 15 sestanti romani – monete di bronzo risalente al periodo repubblicano -.

Dalla classificazione fatta in seguito da Giovanni Spano su queste monete sardo-puniche, quelle coniate nell’Isola vengono fatte risalire al II secolo a.c.

Tra le monete ritrovate, una è molto importante, in quanto riporta il monogramma di Cornelio Mammula, pretore e propretore della Sardegna – tra il 217 e 216 a.c – ai tempi dell’invasione di Annibale in Italia e la vittoria del condottiero cartaginese a Canne.

Infatti Mammula, vista l’impossibilità del senato romano di inviare aiuti a causa delle gravi difficoltà nella guerra, coniò sestanti romani sopra monete puniche.