Tortolì. Agguato mortale, ucciso Silverio Usai
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Si è finto maresciallo dei Carabinieri e, sfruttando tecniche di manipolazione telefonica note come spoofing, ha tentato di convincere un cittadino a versare 27 mila euro su un conto corrente riconducibile a un presunto magistrato. Ma il raggiro non è andato a segno: grazie alle indagini dei Carabinieri della Stazione di Sorgono, l’autore del tentativo di truffa è stato identificato e denunciato.
A finire nei guai è un uomo di Cava de’ Tirreni, classe 1992, già noto alle Forze dell’Ordine, ritenuto responsabile dei reati di tentata truffa e sostituzione di persona. Le indagini sono partite lo scorso agosto, dopo la denuncia di un residente di Sorgono che aveva raccontato di essere stato contattato telefonicamente da un individuo qualificatosi come “Maresciallo Ordinario dei Carabinieri”.
L’interlocutore, grazie allo spoofing, aveva fatto apparire sul display della vittima un numero attribuibile a un ente istituzionale, cercando così di ottenere fiducia. Con questa falsa identità, l’uomo aveva chiesto alla vittima il trasferimento di una consistente somma di denaro in cambio del presunto “favorevole esito” di un’inesistente pratica giudiziaria.
Lo spoofing, spiegano i militari, è una tecnica sempre più diffusa: il truffatore manipola il numero visualizzato sul telefono della vittima, simulando quello di banche, forze dell’ordine o enti pubblici, e inducendo così le persone a compiere azioni dannose, come versare denaro o fornire dati sensibili.
Grazie a un’attenta attività investigativa e all’incrocio dei dati sulle utenze telefoniche e sui conti correnti coinvolti, i Carabinieri sono riusciti a risalire all’identità del presunto truffatore, ora denunciato in stato di libertà. L’Arma ribadisce la massima attenzione verso le nuove forme di truffa, spesso mirate a soggetti vulnerabili, e invita i cittadini a diffidare di qualunque richiesta anomala ricevuta tramite telefono, soprattutto se ad avanzarla è qualcuno che dichiara di appartenere alle istituzioni. In caso di dubbi o sospetti, i Carabinieri invitano a contattare immediatamente il 112.