Tortolì. Compare il necrologio di un giovane su un muro. Ma lui è vivo
In via Iosto a Tortolì ieri mattina è comparso un necrologio dedicato ad un giovane di Ilbono, Fabrizio Scattu. Niente di strano se non fosse che il ventenne è vivo e vegeto. Nel cartello, oltre alla foto e al nome
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In via Iosto a Tortolì ieri mattina è comparso un necrologio dedicato ad un giovane di Ilbono, Fabrizio Scattu. Niente di strano se non fosse che il ventenne è vivo e vegeto.
Nel cartello, oltre alla foto e al nome del ragazzo, campeggiava l’immagine di un fucile e queste parole: “Improvvisamente è venuto a mancare Fabrizio Scattu. Lo partecipano gli amici e i nemici e ringraziano quanti sono stati loro vicini con scritti e fiori e invitano tutti alla grande festa che si terrà domani nella piazza del paese”.
Mentre il giovane ilbonese sta cercando di capire se sporgere o meno denuncia contro ignoti, tutti in paese si domandano: era una minaccia o uno scherzo di carnevale di cattivissimo gusto?
Vannacci replica agli animalisti: “Aggiungete all’esposto la denuncia per essere “cernivoro”!”

“Aggiungete all’esposto la denuncia per essere ‘cernivoro’, perché, in modo molto disumano e disgustoso, quel pesce l’ho pure mangiato. E se proprio volete, aggiungete l’aggravante del sessismo perché ho mangiato ‘una cernia’ e non ‘un cernio’. Mi domando se i pescivendoli del mercato di San Benedetto non corrano lo stesso rischio.”
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Ieri Roberto Vannacci, ex generale e attuale vicesegretario della Lega, ha pubblicato sui social un video che ha subito fatto discutere. Nel filmato, il parlamentare europeo prende in mano una cernia pescata durante le vacanze in Sardegna, commentando con ironia: “La faccia della sinistra alle elezioni”.
Il post ha subito attirato le critiche degli animalisti. L’Associazione Italiana Difesa Animali e Ambiente (Aidaa) ha annunciato la presentazione di un #esposto alla Procura di Cagliari per il presunto maltrattamento di animali ai sensi dell’articolo 544 del codice penale. Secondo l’associazione, fotografare o riprendere un pesce già morto per embolia al momento della risalita potrebbe costituire maltrattamento.
Vannacci ha risposto sui social, condividendo anche immagini della cernia cucinata:
“Aggiungete all’esposto la denuncia per essere ‘cernivoro’, perché, in modo molto disumano e disgustoso, quel pesce l’ho pure mangiato. E se proprio volete, aggiungete l’aggravante del sessismo perché ho mangiato ‘una cernia’ e non ‘un cernio’. Mi domando se i pescivendoli del mercato di San Benedetto non corrano lo stesso rischio.”
Il suo post:
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