I veleni della Siria verso Cagliari?
Il porto di Cagliari tra le destinazioni candidate ad accogliere le armi chimiche siriane insieme a Brindisi, Augusta, Taranto e Gioia Tauro. Giovedì 16 gennaio il ministro degli esteri Emma Bonino annuncerà il nome del porto nel quale avverrà il
Il porto di Cagliari tra le destinazioni candidate ad accogliere le armi chimiche siriane insieme a Brindisi, Augusta, Taranto e Gioia Tauro.
Giovedì 16 gennaio il ministro degli esteri Emma Bonino annuncerà il nome del porto nel quale avverrà il trasferimento dei materiali chimici più pericolosi dell’arsenale di Damasco, su una nave americana, la Cape Ray, attrezzata con speciali impianti per la distruzione dei materiali.
Come se non bastasse, la Sardegna, già pesantemente gravata dalla presenza del 70 % delle servitù militari, è stata offerta dall’Italia come eventuale candidata.
Il governatore Cappellacci ha inviato una diffida al governo Letta, e ieri aperto la campagna elettorale a Nuoro sulla questione: “E’ inaccettabile, non si può destinare un territorio senza neanche parlare con chi governa questo territorio e concordare il da farsi. Comunque sia, noi non avremmo mai dato l’assenso. Noi stiamo ancora aspettando soluzioni a problemi atavici e che datano da lunghissimo tempo, – ha concluso il presidente -da ultimo la stessa alluvione, e non è possibile che si pensi alla Sardegna solo quando c’è da scaricare su essa criticità, problemi, scorie e schifezze simili varie».
Ma nonostante queste resistenze, Roma è intenta ad andare avanti e, giovedì svelerà quale sarà il porto in cui avverrà il trasferimento dei veleni della Siria.

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