Canile di Tortolì. Data alle fiamme l’auto di una delle dipendenti
Ennesimo episodio di delinquenza a Tortolì. La Ford Fiesta di Viviana Pau, quarantenne tortoliese assunta dalla nuova società che gestisce il canile comunale, è stata data alle fiamme mercoledì sera, intorno alle 21. L’utilitaria si trovava parcheggiata dentro alla

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Ennesimo episodio di delinquenza a Tortolì. La Ford Fiesta di Viviana Pau, quarantenne tortoliese assunta dalla nuova società che gestisce il canile comunale, è stata data alle fiamme mercoledì sera, intorno alle 21.
L’utilitaria si trovava parcheggiata dentro alla struttura del canile sito in zona Monte Attu, dove la Pau vive. Secondo i carabinieri guidati dal maresciallo Marcello Cangelosi, mercoledì, mentre la donna era in casa, ignoti avrebbero scavalcato il cancello del canile e dando fuoco alla macchina con della benzina.
Le fiamme hanno creato ingenti danni alla Ford Fiesta e spaventato la proprietaria, che ha oltretutto dato l’allarme chiamando i vigili del fuoco. Le forze dell’ordine indagano su mandanti, moventi e sull’identità dei responsabili di questo ennesimo incendio doloso.
Quiz per sardi curiosi: sapete cosa sono quelle linee chiare sulle rocce di Orrì?

Passeggiare sulle rocce di Orrì significa anche camminare sopra la storia profonda della nostra Isola, scritta nelle trame minerali della terra.
Chiunque abbia passeggiato lungo le affascinanti scogliere granitiche di Orrì, in Ogliastra, avrà notato quelle linee più chiare che attraversano le rocce come delle vere e proprie venature. Si tratta dei cosiddetti filoni aplitici, un fenomeno geologico affascinante, testimonianza di antichi processi magmatici avvenuti milioni di anni fa.

Foto di La Monica nel gruppo GEOsiti della Sardegna
Questi corpi rocciosi filoniani di natura granitica si sono formati quando il magma residuo, ancora fuso, ha trovato spazio per infiltrarsi nelle fessure delle rocce circostanti – fenditure spesso create dal raffreddamento del granito stesso o da movimenti tettonici.
Si tratta di intrusioni magmatiche secondarie, che si inseriscono in fratture della roccia preesistente. Nel caso dei filoni aplitici, queste fratture si sono verificate in rocce granitiche già consolidate, probabilmente in concomitanza con grandi eventi geologici come la roto-traslazione che ha portato la Sardegna dalla sua originaria posizione presso i Pirenei a quella attuale nel Mediterraneo.
I filoni aplitici si distinguono per la loro struttura microgranulare: i cristalli che li compongono sono molto piccoli, al punto da risultare difficili da osservare a occhio nudo. La loro composizione è tipicamente ricca di quarzo, feldspati (ortoclasio e plagioclasio) e mica, con una presenza minima di minerali femici (quelli contenenti ferro e magnesio).
In alcuni casi, questi filoni si presentano come vere e proprie intrusioni di quarzo, depositatosi all’interno delle diaclasi – le spaccature nella roccia granitica – rendendo ancora più evidente il contrasto tra il colore chiaro del quarzo e il granito circostante.

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