Colpo di scena in aula: Lerede ritira le dimissioni
Dietrofront Lerede. A sorpresa, il primo cittadino, ritira le dimissioni durante il consiglio comunale straordinario. Una puntata finale degna della miglior soap opera, è quella andata in scena questo pomeriggio alle 18, nella sede del consiglio comunale di
Dietrofront Lerede. A sorpresa, il primo cittadino, ritira le dimissioni durante il consiglio comunale straordinario.
Una puntata finale degna della miglior soap opera, è quella andata in scena questo pomeriggio alle 18, nella sede del consiglio comunale di via Mameli. Il sindaco Domenico Lerede ha, infatti, ritirato le dimissioni presentate il 18 ottobre, appena due settimane fa.
Lo ha fatto “per senso civico” queste le sue parole. Per il bene del paese. Perché ci sono degli impegni ben precisi da portare avanti. Il Puc che recentemente la Regione ha rimandato agli uffici comunali con pesanti modifiche, il caso porto e aeroporto, e ancora i famosi 35 ettari della cartiera. Tutte questioni che Lerede vuole e deve portare avanti. E chiaro è stato l’invito agli assessori dimissionari di permettergli di governare e quindi concludere il programma della coalizione di centro destra, con il quale nel maggio 2010 furono eletti dai tortoliesi.
Lerede di fronte ad una seduta comunale affollata di cittadini, si è tolto il macigno dalla scarpa. “Abbiamo avuto parecchie difficoltà in questi anni di amministrazione, – ha esordito – e il mese scorso siamo arrivati al culmine, dando uno spettacolo indecente. A causa di una guerra interna scaturita con un comunicato del 30 settembre nel quale mi si chiedeva di revocare la delega all’assessore Paolo Stochino, con una richiesta di condanna sul suo operato, mossa da chiacchiere da bar, senza alcuna prova.”
“La politica non è imporre decisioni agli altri – ha continuato Lerede – troppe malvagità sono arrivate alle mie orecchie, come quella di creare una lista di soli tortoliesi. Dobbiamo controllare il pedigree di ciascuno di noi per governare? Io stesso non sono tortoliese di nascita, e neanche i miei e miei genitori lo sono. Ripeto, a tutti i consiglieri e assessori che hanno pensato una cosa così nefasta: per volere bene a Tortolì, non bisogna nascerci ma bisogna meritarselo.”
Durissime le parole del primo cittadino, e il gelo è sceso in sala quando ha proseguito mostrando finalmente le sue carte: “Il senso civico che ho verso i cittadini e questo consiglio, mi porta oggi al ritiro delle dimissioni, conscio del fatto di non avere i famosi numeri per andare avanti. Ma quei numeri li cercherò, perché abbiamo in scadenza atti amministrativi imprescindibili. I temi sono tanti e gravi e sarà responsabilità di tutti i consiglieri se questi non saranno realizzati”. E ha concluso: “Dobbiamo sotterrare gli strumenti di guerriglia interna e andare avanti.”
Lerede, dunque, non ha i numeri né la maggioranza per governare e continua il suo mandato insieme a i suoi fedelissimi, gli assessori Paolo Stochino, Rita la Tosa e Severina Mascia. Il sindaco si è preso così le deleghe degli assessori dimissionari Marcello Ladu, Nuccio Meloni, Massimo Cannas e Fausto Mascia.

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